F1 Un giro a Barcellona

07 maggio 2015 – La Formula 1 per la quinta gara di quest’anno torna in Europa precisamente in Spagna sul circuito di Barcellona, uno dei più amati dai piloti per le sue ampie curve veloci.

In Spagna tutte le squadre porteranno novità tecniche e si comincerà a capire quali scuderie hanno capito come intervenire sulle vetture per sviluppare le prestazioni. Barcellona è il banco di prova perfetto per provare nuove soluzioni aerodinamiche perché su questo tracciato sono stati effettuati i test invernali e perciò le squadre hanno già molti dati sul circuito, poi la pista di Barcellona ha molte curve veloci da alto carico, alcune curve lente e un lungo rettilineo ,un mix perfetto per capire le prestazioni di una monoposto. Infatti gli addetti ai lavori dichiarano sempre che chi va forte in Spagna andrà forte tutto l’anno, perché questa pista è la somma di tutte le caratteristiche dei vari circuiti sparsi per il mondo.

La pista inizia con un lungo rettilineo in cui non si toccano velocità elevatissime dato il carico elevato necessario per guidare nelle altre parti del tracciato. La prima curva è a destra ed è il primo e più importante punto di sorpasso. Subito dopo c’è una curva a sinistra e i piloti dovranno stare attenti perché si può subire il contro sorpasso per via del gioco di traiettorie. Dopo questa specie di variante si ha una lunghe curva a destra, in cui si arriva a toccare anche i 4G di forze laterali. La quarta curva, simile a quella prima, detta anche curva Repsol è di 180 gradi e immette su un’altra curva stretta a sinistra leggermente in discesa. Successivamente si ha un corto rettilineo e un repentino sinistra-destra dove è molto importante curare l’uscita di curva, perché si afforonta immediatamente una svolta destra e un rettilineo.

Dopo si entra nella parte più lenta del tracciato con un tornante a sinistra molto lento, poi si ha una variante sinistra-destra con la curva a destra molto lunga che immette in un corto rettilineo. Le ultime tre curve sono: prima destra poi a sinistra e poi di nuovo a destra, molto importante è privilegiare l’uscita dall’ultima curva per avere più velocità in rettilineo e provare a sorpassare gli avversari in fondo al rettilineo di arrivo.

Il circuito della Catalogna è caratterizzato da curve veloci e anche da piccole salite e discese. Questa conformazione è molto aggressiva sulle gomme con l’anteriore sinistra che è il pneumatico più sollecitato, per questo motivo Pirelli ha portato le due mescole più dure Hard e Medium. L’usura delle gomme, che è stato uno dei punti cardine in questo inizio stagionale, sarà determinante ma visto che i pneumatici si rovinano di più all’anteriore, questo non aiuterà troppo le Ferrari che sono gentili con le coperture soprattutto al posteriore. Forse il caldo potrà dare un po’ di fastidio, ma non inciderà troppo sulla vita delle gomme. In questo circuito saranno determinanti gli step aerodinamici portati dalle varie squadre e chi riuscirà ad usarli meglio.