12 maggio 2015 – Il GP di Spagna ha restituito il Nico Rosberg combattivo della scorsa stagione. Il tedesco doveva reagire per non soccombere totalmente al compagno bi-campione del mondo Hamilton. Una nuova sconfitta l’avrebbe probabilmente condannato ad un destino da scudiero. Nico invece ha reagito da top driver qual’è : pole, vittoria e leadership incontrastata in gara … e ora arriva Monaco.
La reazione. Rosberg quest’anno non l’avevamo mai visto così, o forse sì. In Baharain Nico aveva fatto una gara aggressiva con sorpassi cercati con manovre al limite. Lì in quel contesto Nico aveva capito che trovatosi dietro anche alla rossa di Vettel era arrivata l’ora di reagire. In quell’occasione corse con smalto e personalità di spessore, mostrando di essere un pilota di razza. In Spagna sapeva che un eventuale sconfitta avrebbe pesato moltissimo sulle sue possibilità di mantenere il contatto da Hamilton già vincitore di 3 gare su 4. Battere l’inglese in qualifica è stato il primo step del trionfo spagnolo, un giro perfetto nel contesto in cui finora in questa stagione Hamilton ha dimostrato di essere il più forte. Rosberg si dev’essere ricordato che nel 2014 è stato lui il re delle qualifiche in Mercedes, mostrando ad Hamilton che il week end non sarebbe stato scontato come al solito.
Gara perfetta. Il GP è stato esaltante per Rosberg. Partito in testa non ha mai mollato la prima posizione, non ha mai dato modo ad Hamilton di minacciargli la leadership della corsa. “Speravo che Vettel tenesse dietro Hamilton” ha dichiarato Nico al termine della gara, segno che non è assolutamente intenzionato a lavorare per il compagno, che crede fermamente in una rimonta che prima di questo fine settimana pareva improbabile. Rosberg proprio in Vettel e Raikkonen può trovare degli alleati per la sua rincorsa mondiale, per lui non è stato un problema dichiararlo. Una prestazione del genere Nico non la ripeteva dall’episodio che spaccò lo scorso mondiale, il contatto con Hamilton a Spa. da lì Rosberg accusò un colpo psicologico non indifferente, fece molti errori – clamorosi i due lunghi di Monza – e non si espresse più nel finale del 2014 e in questo inizio di 2015 agli altissimi livelli mostrati domenica.
Monaco, la sua casa. Questa vittoria, che di fatto prova a rimettere in bilico le gerarchie in casa Mercedes, arriva in un momento strategico della stagione. La prossima gara si correrà a Monaco, circuito di casa di Nico Rosberg. Nico, papà finlandese -Keke Rosberg- e mamma tedesca, è cresciuto a Montecarlo . Per lui sarà la gara di casa di fronte ad amici e parenti, una gara un cui ha sempre tirato fuori prestazioni notevoli . Lo scorso anno per lui Monaco valse pole e vittoria. Se la storia si ripetesse tra due settimane il mondiale sarebbe davvero riaperto.
Un duello che fa bene. Al di là del tifo che ognuno pone nel proprio beniamino la rinascita di Rosberg nei confronti di Hamilton non potrà che far bene alla F1. Un mondiale dominato da una sola scuderia con un pilota nettamente più forte sarebbe devastane per lo spettacolo e per l’appeal del prodotto F1 nel pubblico. Rosberg vincendo a Monaco, una sorta di penultima spiaggia per lui, potrebbe davvero raddrizzare una stagione e riportare ai massimi livelli il duello che ha infiammato la scorsa stagione. Hamilton finora si è dimostrato superiore nelle prime 4 gare ma si sa; talvolta la costanza per un intera stagione non è la sua dote principale.
“La domenica corro contro un unico avversario , me stesso” — Lewis Hamilton.
Nico può sperare, a condizione di rivincere subito.