F1 Red Bull: Kvyat è già a rischio

30 maggio 2015 – Nonostante un’ottimo risultato nel weekend di Montecarlo, continuano a rincorrersi le voci che vorrebbero la Red Bull non soddisfatta delle prestazioni del russo Daniil Kvyat. I vertici del team stanno infatti monitorando con molta attenzione le prestazioni dei due rookie della Toro Rosso Verstappen e Sainz Jr., i quali possono ambire ad un sedile Red Bull in un futuro anche non troppo lontano.

Rimbalza dall’Olanda una notizia secondo la quale in casa Red Bull starebbero già pensando a rimpiazzare Kvyat nel 2016. Secondo il “De Telegraaf”, l’inizio opaco di stagione del giovane russo avrebbe portato i vertici della casa austriaca a riflettere su un’opzione che porterebbe uno fra Verstappen e Sainz Jr. al fianco di Daniel Ricciardo già dal prossimo anno.

Le prime gare della stagione non hanno sicuramente messo in mostra le ottime qualità che ha dimostrato Kvyat in Toro Rosso nella scorsa annata. Complice una Red Bull tutt’altro che performante ed affidabile, l’unico acuto del russo si è avuto solo lo scorso weekend a Montecarlo: un solido quarto posto che può e deve risultare da vero e proprio spartiacque per il resto della stagione. Tuttavia non sono passate inosservate le ottime prestazioni dei piloti Toro Rosso Verstappen e Sainz Jr., i quali, a detta anche di Chris Horner, si possono considerare fra le note più positive in assoluto di queste prime sei gare.

Kvyat non sarebbe il primo ad essere “sedotto e abbandonato” dalla Red Bull. Basti ricordare quanto accaduto in passato con Alguersuari, Buemi e Vergne, tutti giovanissimi e talentuosi piloti ritrovatisi senza sedile e con le porte chiuse in Formula 1 dopo l’addio alla famiglia Red Bull. Probabilmente, mettere in discussione un pilota come Kvyat dopo solo sei gare è fin troppo prematuro per una serie di motivi. Innanzitutto lo stesso Kvyat non ha ancora avuto l’opportunità di dimostrare il suo vero valore, e d’altronde è lecito concedere un periodo iniziale di adattamento ad un pilota ritrovatosi a soli 21 anni catapultato in una realtà imponente come quella di un Top Team come Red Bull, il quale, per giunta, si trova ad affrontare un periodo di crisi tecnica (soprattutto nel rapporto con Renault) e di risultati.

Inoltre non bisogna dimenticare che Verstappen e Sainz Jr. sono ancora alla prima stagione in Formula 1, pertanto sarebbe anche giusto ed opportuno permettere ai due talentuosi rookie un periodo di apprendistato in Toro Rosso tale da poter permettere loro di acquisire la giusta esperienza al fine un giorno di poter competere ai più alti livelli.
D’altronde caricare di pressione questi piloti già in giovanissima età può risultare compromettente ai fini della loro crescita umana prima ancora che professionale.