F1 Storia: GP Bahrain 2009: Button, Trulli… e un buco

16 aprile 2015 – Anteprima storica del Gran Premio del Bahrain 2015 con una delle edizioni più strane della storia recente della Formula 1, visto anche che questa gara si corre dal 2004. Si tratta dell’edizione 2009, stagione strana in cui uno dei fattori di novità è dato dalla presenza di nuovi nomi in griglia di partenza, perchè scoppia il famoso caso della “banda del buco”, ossia la polemica contro Brawn GP, Williams e Toyota che hanno per così dire inventato un doppio diffusore, ovverosia un canale che permette una riduzione delle turbolenze del flusso d’aria canalizzato verso le ruote posteriori. Polemica che la FIA chiude proprio alla vigilia di questa gara, rigettando i ricorsi contro queste soluzioni, sollevate dagli altri team come la Red Bull e la Sauber, che ritira la protesta.

bahrain2009CNonostante questo, nel corso delle prove libere l’impressione è che le monoposto senza doppio diffusore riescano a reggere il confronto, ma le qualifiche riportano in alto queste tre scuderie, e in particolare la Toyota, che ottiene addirittura la prima fila, con Jarno Trulli che fa segnare l’ultima pole position per la scuderia giapponese. Dietro di loro, Sebastian Vettel, primo dei “normali” accusa già un distacco pesantissimo, 6 decimi, incalzato da Jenson Button e Lewis Hamilton.

La gara, però, per l’italiano finisce praticamente subito, con il compagno di squadra che lo brucia già al via e Button che, da dietro, inizia a inseguirlo. Questo fino a quando a mettersi in luce sono le strategie decise dai vari team, con le Toyota penalizzate dalla scelta di montare le gomme dure, mentre Button grazie alle gomme morbide piazza la zampata che lo porta a vincere la gara. A spianare la strada dell’inglese della BrawnGP verso il successo, ironia della sorte, è proprio la Toyota di Trulli, che rallenta Vettel e Hamilton facendo da tappo a causa della sua crisi di gomme. La gara prosegue, con Button lanciato verso il successo e con Vettel che beffa Trulli, sfruttando ancora una volta la strategia, mentre Raikkonen si inventa il sorpasso su Glock all’uscita della corsia box, cosa che gli permette di guadagnare il sesto posto. L’inglese della Brawn vince così davanti a Vettel, trulli, Hamilton, Barrichello, Raikkonen,. Glock e Alonso. Tutti arrivano al traguardo tranne la Williams di Nakajima (sorte beffarda proprio per un membro della “banda del buco”), tradito dai freni.

Button, così, ancora una volta detta legge, consolidando la leadership sul compagno di squadra Barrichello e stroncando le speranze di Sebastian Vettel, che aveva vinto a Shanghai, visto che da quella gara si aprirà la striscia vincente del pilota inglese, che proietterà  questa scuderia, la cui storia nel bene e nel male merita di essere raccontata, verso la vittoria all’esordio in uno straordinario one-off, visto che già la stagione successiva non esisterà più per lasciare spazio alla Mercedes. La scuderia acquistata per una sterlina passa così da una Casa costruttrice all’altra, (con il buon Ross che ci guadagna) passando da un successo all’altro. Ma questa è un’altra storia.


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