F1 Bahrain, continua il calvario di Kvyat

19 Aprile 2015 – Anche in Bahrain continua il periodo no del russo. Daniil Kvyat l’anno scorso aveva impressionato i dirigenti della Red Bull per la sua velocità e si era guadagnato la promozione nella squadra maggiore, ma nelle prime gare di quest’anno non sta brillando.

Si sa il passaggio da un piccolo team con poche pressioni a uno più grande porta sempre con se dei problemi ma il pilota russo sembra soffrire particolarmente la situazione. All’inizio dell’anno si sapeva che avrebbe interpretato il ruolo di seconda guida dietro a Ricciardo ma non si pensava potesse andare così in difficoltà. Le prime due gare ha avuto molti problemi tecnici ma nelle poche occasioni in cui è riuscito a correre ha dimostrato di avere un gap importante nei confronti del suo compagno di squadra.

Nella gara del Bahrain non ha avuto grossi problemi di affidabilità ma ha sbagliato completamente le qualifiche non riuscendo a passare le Q1, quando nelle stesse qualifiche Ricciardo è arrivato fino in Q3 qualificandosi settimo. In gara è arrivato nono ma ha beneficiato del ritiro delle due STR, dei problemi in partenza di Massa, dei problemi al pit-stop di Ericsson e infine Maldonado che ha fatto una gara delle sue. In pratica ha battuto in pista solo Alonso e Hulkenberg, un po’ poco per uno che ha una vettura molto più performante e che il suo compagno di squadra ha portato al sesto posto.

Certamente in questa stagione la Red Bull non è una macchina facile da guidare e veloce, infatti anche Ricciardo non sta facendo le prestazioni dell’anno scorso in cui vinse tre gare ma Kvyat sta veramente deludendo. I bibitari forse questa volta non hanno visto bene il potenziale del pilota russo che avendo 21 anni forse poteva rimanere un altro anno in Toro Rosso per crescere ancora un po’. Ma la filosofia per i piloti in Red Bull è quella di averli il più possibile giovani, infatti hanno appiedato Vergne considerandolo vecchio anche se aveva solo 24 anni.

Vedremo se Kvyat tornerà a guidare meglio o se la Red Bull ha bruciato un altro pilota talentuoso come ha già fatto con Buemi e Alguersuari. Speriamo che non sia così.