F1 Monza senza pace, bocciata la defiscalizzazione

16 marzo 2015 – L’Autodromo di Monza non conosce pace. E’ notizia di giovedì scorso, infatti, la quarta bocciatura dell’ormai famigerato emendamento che avrebbe permesso la defiscalizzazione della cessione del Parco e dell’Autodromo di Monza alla Regione Lombardia.

di Cristian Buttazzoni

L’emendamento è stato dichiarato inammissibile da parte delle Commissioni Finanze e Attività Produttive della Camera ed era stato inserito all’interno del decreto denominato “Investment Compact”. Il futuro del circuito brianzolo è sempre in altalena, con l’incertezza legata all’ammissibilità e alla fattibilità dell’operazione di cessione del circuito e, a questo punto, pare che non vi sia la volontà da parte della politica di sbloccare la situazione. Infatti, il continuo spostamento dell’emendamento da un provvedimento all’altro non depone certo a favore della ricerca di una soluzione rapida ed efficace sin da subito e così il futuro del circuito brianzolo rimane sempre sull’altalena.

Di certo, l’Autodromo non può più aspettare, visto che è ormai necessità impellente quella di procedere a un deciso rinnovamento delle strutture anche per arrivare in tempi celeri al rinnovo del contratto con Bernie Ecclestone, che scade nel 2017. E se la defiscalizzazione non andasse in porto, le conseguenze potrebbero essere irreparabili.

Queste le parole del Presidente SIAS, Andrea Dell’Orto:

“È un fatto grave perché toglie risorse all’impianto e blocca di fatto il progetto di integrazione tra Villa Reale, Parco e autodromo. Ritengo, dopo tutta questa serie di no, che si tratti di una questione politica, anche perché l’operazione sarebbe a costo zero per il governo. Di conseguenza ora chiederò un incontro con Renzi”.

Ancora più diretto Fabrizio Sala, Assessore a Expo 2015 della Regione Lombardia:

“Se il Governo continua su questa linea, dimenticandosi totalmente di Monza e del nostro Autodromo, è evidente che la volontà è quella di impedire un investimento da parte della Regione per salvare il Gran Premio d’Italia. Renzi a questo punto ci dica chiaramente qual è il problema: non vuole più il Gran Premio d’Italia o semplicemente non lo vuole a Monza?”

Che non ci sia la volontà politica appare abbastanza evidente, ma forse non è da ricercare nel Governo, bensì all’interno delle forze parlamentari. Adesso si spera che il Governo o i gruppi parlamentari possano porre rimedio e facciano chiarezza in mezzo a questo caos.