22 novembre 2014 – Come vi abbiamo raccontato in un articolo precedente, la FIA ha deciso cancellare i tempi ottenuti dalla Red Bull in qualifica poiché le ali anteriori delle RB10 fletterebbero in modo eccessivo sotto la pressione del carico aerodinamico.
Questa notizia ha fatto subito pensare ai fatti del 2010, quando si parlò molto della presunta flessibilità alare delle Red Bull, cosa che alzò molte polemiche e che portò la FIA a rendere ancor più severi i test di verifica proprio per scongiurare simili situazioni.
Oggi però la situazione appare molto diversa. Infatti l’accusa della FIA è mossa verso l’elemento superiore del flap superiori e non tutta l’ala. Vedi foto sotto.
In passato infatti si era più volte sospettato che le estremità delle ali Red Bull flettessero in modo non regolare per avvicinarsi maggiormente al suolo (aumentando l’effetto suolo e quindi il carico), in questo caso invece si parla di un flap che si “abbasserebbe” sotto il carico aerodinamico e che secondo la FIA sarebbe stato progettato specificatamente per questo uso illecito. Il tutto andrebbe infatti contro il regolamento sportivo che vieta parti aerodinamiche mobili.
Va però detto che, a quanto pare, non sarebbe stato effettuato un vero e proprio test di carico, ricordiamo infatti che per misurare le deformazioni laterali esiste un test ben con carichi e distanze da applicare ben definito e dettato dal regolamento. Vedi foto seguenti.
In questo caso invece sembra si tratti di una valutazione dei commissari che avrebbero riscontrato l’eccessiva flessibilità senza l’ausilio di test o prove, come se sotto accusa fosse proprio la filosofia di progettazione della parte “progettata per flettere”.
Va anche detto però che simili flessioni sembrano essere presenti anche su altre vetture come la Williams, più di una volta avevamo segnalato infatti come le ali della Williams fossero notevolmente “sensibili” all’aumento del carico, abbassandosi sensibilmente alle alte velocità e rialzandosi in frenata. Le immagini sotto lo dimostrano ampiamente.
Naturalmente sotto elevati carichi aerodinamici è anche normale che sia presente una flessione delle parti, che per ovvi motivi, non possono essere assolutamente rigide e non soggette a leggere deformazioni. Bisogna però capire bene cosa i commissari hanno ravvisato e quanto effettivamente le ali incriminate della Red Bull siano mobili. Evidentemente per arrivare ad una squalifica doppiati questo tipo devono pur esserci elementi certi e la mancanza di ricorso da parte della Red Bull sembra confermare questo.
Non ci spieghiamo però come la FIA non abbia riscontrato l’anomalia anche durante le consuete verifiche tecniche del giovedì, qualcuno forse ha segnalato la cosa alla Federazione?
AGGIORNAMENTO: Da quando si apprende in questi ultime ore sembra che la FIA abbia scoperto sull’ala della Red Bull una molla nascosta da alcuni strati di gomma, con lo scopo di rendere flessibili i flap superiori a determinate velocità. Cosa molto grave e che dimostrerebbe senza ombra di dubbio la volontarietà del team di rendere mobile un appendice alare.