10 novembre 2014 – Ora la Mclaren non è più un team allo sbando in attesa della svolta nel 2015 (leggi articolo qui). Lo era fino a pochi fa, quando Button e Magnussen raggranellavano punticini e speranze vane, ma ora il team di Woking è una forza concreta di questo finale di campionato.
Nella pista che lo ha visto diventare campione del mondo 5 anni fa e che lo ha visto trionfare l’ultima volta nel 2012,Button lotta come un leone e artiglia un quarto posto importante . Nella giornata in cui tutti lottavano contro il degrado degli pneumatici, il campione del mondo 2009 spicca ancora per la sua capacità nel gestire il mezzo in condizioni di forte stress. Una caratteristica che ha contraddistinto Button in tutta la sua carriera e che le ha permesso, spesso, di portare in cascina risultati ben oltre le aspettative. Se mettiamo nel conto pure uno splendido duello con un coriaceo Kimi Raikkonen e la resistenza al forcing finale di Vettel, possiamo tranquillamente parlare di grande prestazione. Risultato che, visto le voci di mercato, dovrebbe essere preso in seria considerazione dal muretto Mclaren per il 2015.
Jenson Button commenta così la sua gara: “E’ stata una gara veramente difficile. Al via ho spinto forse oltre le potenzialità delle gomme e ho compromesso le posteriori, ma ne è valsa la pena perchè sono riuscito a distanziare Vettel e a non staccarmi troppo dalle Williams. Durante il primo pit stop, ho avuto un problema di comunicazione con il team e ho fatto un giro in più. Probabilmente li ho perso la possibilità di mantenere il passo di Massa e quindi il podio. Nel finale ho avuto un bel duello con Raikkonen e ho gestito bene Vettel che si rifaceva sotto. Un bel risultato per la Mclaren”.
Meno soddisfatto Magnussen. Il figlio di Jan sperava in qualcosa di più vista la buona qualifica e l’ottimo feeling che aveva instaurato col circuito brasiliano, ma alla fine si è dovuto accontentare del non posto. Nonostante ciò, il giovane pilota Mclaren ha dimostrato in più di un’occasione di avere ancora intatta la sua competitività e la voglia di non tirarsi mai indietro quando si arriva al duello ruota a ruota. Ne è testimone il bel sorpasso fatto su Vettel, dove è stato abilissimo a costringere il quattro volte campione del mondo ad approcciare la “Descida do Lago” in maniera larga per potersi infilare al suo interno. Magnussen ha peccato, però, dove Button si è esaltato ovvero nella gestione degli pneumatici. L’asfalto praticamente nuovo e un filino di inesperienza hanno remato contro la seconda guida Mclaren, ma vista la giovane età possiamo anche lasciar passare.
Ecco le parole di Kevin Magnussen rilasciate a fine gara: “Non sono molto soddisfatto della mia gara di oggi. La mia performance è stata rovinata da un’eccessivo degrado delle gomme che ha condizionato parecchio il mio ritmo di gara. Ho cercato di gestire la situazione, ma era davvero difficile oggi. Quando ti arrivavano dietro piloti come Hulkenberg o Alonso, non potevo fare nulla per contenerli; erano nettamente più veloci di me. Ora con gli ingegneri Mclaren ci sederemo e cercheremo di capire come mai ho subito questo degrado così importante. Sono comunque molto contento per Button e per il suo quarto posto. La Mclaren se lo merita davvero”.
Manco solo una gara alla fine del campionato e, salvo clamorosi colpi di scena, la Mclaren è tranquillamente in quinta posizione nei costruttori. Nulla di eccezionale, ma i segnali positivi arrivano comunque e vanno carpiti. Due di questi sono senza dubbio che la macchina è nata da un buon progetto e che Button ha tutta l’aria di non voler diventare un pilota da mondiale endurance.