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F1 | Il destino beffardo di Jules Bianchi

07 ottobre 2014 – Nemmeno lo sceneggiatore più crudele poteva pensare contorni così drammatici per la sorte del povero Jules Bianchi, gravemente ferito al termine del GP del Giappone svoltosi domenica sulla pista di Suzuka.

Destino doppiamente beffardo: Soltanto giovedì, prima delle prove libere, il giovane driver francese si candidava per essere guida ufficiale Ferrari consapevole della propria forza e della stima goduta in quel di Maranello a fronte degli ottimi risultati conseguiti sul campo all’interno del progetto Ferrari Driver Academy. Venerdì, invece, la notizia dell’arrivo (quasi ufficiale) di Sebastian Vettel gli aveva stoppato il sogno di una vita, almeno per quest’anno. Ma tutto questo è stato nulla a confronto con quanto accaduto in gara, quando è stato vittima di un incidente le cui gravissime conseguenze attualmente non sono ancora quantificabili.

In Italia radici e futuro: Quello di Bianchì con l’Italia è un rapporto stretto. Un rapporto con il quale si è intrecciata anche gran parte la carriera. Jules ha un inconfondibile cognome italiano, semplicemente francesizzato con l’accento sull’ultima vocale. Suo nonno, di origini milanesi, emigrò in Belgio negli anni del regime fascista per poi stabilirsi definitivamente in Francia. Jules è un nipote d’arte. Proprio il nonno Lucien Bianchi (Luciano Bianchi)  fu un pilota di successo vincitore della 24 ore di Le Mans del 1968. Purtroppo anche per lui ci fu un destino drammatico che segnò la storia della famiglia Bianchì. Morì in seguito ad un terribile incidente sempre sul tracciato transalpino nel 1969.

Nato nel 1989 a Nizza Jules Bianchì si innamora del volante presso il kartodromo di Antibes di proprietà del papà (anche lui pilota di professione). Da lì parte l’avventura ricca di vittorie che nel 2009 lo porterà a essere inserito dalla Ferrari nel programma dedicato alla ricerca e allo sviluppo dei giovani talenti. Con la Ferrari Jules ha un contratto per il quale trova spazio in Marussia, team russo motorizzato dal cavallino rampante.

jules-bianchiLa stagione in corso vede la consacrazione del pilota Bianchì grazie all’eccellente piazzamento a punti nel difficilissimo GP di Monaco. Risultato che garantisce tranquillità finanziaria al team Marussia e ulteriore visibilità al pilota, sempre meno giovane promessa sempre più concreto corridore. Da qui l’interesse sempre più ravvicinato della Ferrari che se effettivamente necessitava di un top driver come Vettel per sostituire Alonso, allo stesso tempo voleva continuare a coltivarne il talento cercandogli un posto in Sauber per la prossima stagione. Il 2016, con Raikkonen in scadenza contrattuale, sarebbe stato il naturale svolgimento del rapporto Ferrari- Bianchi.

Nella speranza che ciò possa ancora accadere non ci sentiamo di aggiungere altre parole. Semplicemente abbiamo la volontà di far conoscere al grande pubblico chi è Jules Bianchì con la sua splendida storia di sport affinché nella mente di chi legge vi entri il suo bel sorriso e non solo la fredda e mortifera immagine di una Marussia distrutta con all’interno il cuore di uomo.

Alessandro Francese
Alessandro Francese
Appassionato di sport, motori e Alfa Romeo ho sempre cercato di fare dei miei interessi un lavoro. Dalla tesi su Gianni Brera al mio impegno quotidiano in una concessionaria, almeno in parte, credo di esserci riuscito. Questo però è solo l'inizio! "Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere." Cit. Ayrton Senna

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