F1 | Gp Singapore: Dolce notte per la Red Bull

21 Settembre 2014 –  Finisce l’estate e incomincia l’autunno e la Red Bull ritorna. Mettere Ricciardo sul podio, ormai, non è più una notizia; la è invece rivedere il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel.

Era probabilmente la gara dove la Red Bull poteva risorgere. Competere con i razzi della Mercedes era, forse, chiedere un pò troppo, ma mettere una delle due macchine sul podio, era tutt’altro che fantasia. Approfittare del problema capitato a Rosberg è diventato un’obbligo, anche se la minaccia di Alonso è stata viva per maggior parte della gara.

10631243_765350816844743_1201136398186263298_oVettel migliore di Ricciardo. Il tedesco “wonder boy” del vivaio Red Bull ha corso probabilmente la sua miglior gara dell’anno, dimostrandosi capace di tenere la seconda posizione praticamente per tutta la gara. Una partenza buona e un secondo posto preso e difeso fino alla fine, nonostante le gomme fossero in pieno crollo prestazionale. Intelligente anche nel porre poca resistenza a Lewis Hamilton, conscio che l’inglese su Mercedes ne aveva palesemente di più. Alla fine 18 punti che mancavano da tanto tempo, e una botta morale per il finale di campionato. “Siamo stati anche fortunati oggi – commenta il driver Red Bull – perchè la Safety Car poteva favorire chi ha cambiato le gomme prima della sua uscita. Dopo il riavvio della corsa sapevo che Hamilton aveva un compito difficile: prendere 27 secondi di vantaggio. Quando ha fatto il pit stop ero davanti, ma lui aveva le gomme migliori ed è stato facile passarmi. Sono comunque molto contento di questo secondo posto.”

Ricciardo, invece, soddisfatto (manco a dirlo sorridente!) ma anche con un pò di amaro. Non tanto per il terzo posto finale, quanto per il fatto che un calo di prestazioni del motore, lo ha costretto a star dietro al compagno. Un problema, probabilmente, causato dalla parte elettrica del motore che gli ha causato un deficit prestazionale che non gli ha permesso di poter attaccare il pluri-iridato team mate e ha tolto a noi un probabile bel duello. Problema che lo ha costretto, tra l’altro, a non guidare come meglio preferiva; un team radio del suo ingegnere lo spingeva a non saltare troppo sui cordoli. Ride e scherza Ricciardo, ma intanto ha 60 punti di distacco dalla testa del mondiale e con 5 gare alla fine un’attacco al duo Mercedes sempre più in guerra tra loro non è impossibile.

La Red Bull ottiene il secondo miglior risultato, migliori solo in Canada, in una delle gare più dure dell’intero mondiale di Formula 1 (Vettel salta le  dichiarazioni post gara per problemi di disidratazione). Bravi, ma anche fortunati, al muretto box nel rischiare la strategia con lo stint lungo finale. Bravi perchè hanno avuto il coraggio di pensarlo; fortunati perchè la Ferrari di Alonso, con una strategia sulla carta migliore, non è riuscita a cogliere il sorpasso. E ora si va a Sochi dove la Red Bull è chiamata a replicare questo bel week end nelle tenebre di Singapore.