27 luglio 2014 – Daniel Ricciardo e la Red Bull vincono un GP di Ungheria fantastico, davanti a Fernando Alonso su Ferrari. Terzo gradino del podio per un Hamilton strepitoso, partito dai box. Quarto Rosberg.
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Il GP di Ungheria annota fatti di cronaca già prima del via, quando a circa mezz’ora dalla partenza uno scroscio di pioggia violenta si abbatte sul circuito e bagna totalmente la pista.
Al pronti-via, Alonso è protagonista di ottima partenza dal lato pulito della pista. Lo spagnolo arriva anche ad essere terzo ma Sebastian Vettel lo riprende subito. Bottas e la Williams sono in seconda piazza dietro il leader Rosberg. Lewis Hamilton, partito dalla pit-lane esce subito fuori pista in curva due bloccando l’anteriore sinistra e appoggiandosi leggermente al muro. L’inglese riprende subito dopo.
Giro nove, primo colpo di scena: Ericsson sbatte violentemente la sua Caterham-Renault a muro e viene rilasciata la safety car per permettere la pulizia della pista. Non sarà l’unica uscita per la vettura di sicurezza. Ad ogni modo l’episodio permettere a tutti di rientrare ai box per montare le gomme da asciutto. I quattro davanti (Rosberg, Bottas, Vettel e Alonso) non riescono a fermarsi subito e devono attendere un giro intero. Rientreranno tra il quinto e l’ottavo posto.
Proprio mentre la safety car si trova nel giro di rientro, Romain Grosjean va a sbattere nel medesimo punto di Ericsson e la vettura di sicurezza è costretta a restare fuori per ulteriori giri.
Giro 24, altro colpo di scena con Perez a muro sul rettilineo box e ancora la safety car protagonista. Qualcuno rientra nuovamente ai box, qualcun altro resta fuori. Al rientro della safety car, come per magia, Alonso si ritrova primo seguito da Vettel con la Red Bull. Lo spagnolo inizia a inanellare giri veloci su giri veloci, incrementando di molto il suo vantaggio su Vergne, secondo.
Altro colpo di scena qualche giro dopo, con Vettel che si rende protagonista dello stesso episodio di Perez poco prima, con l’unica differenza che il tedesco arriva a pochi millimetri dal muretto, in testacoda, ma non impatta. Veramente fortunato il tedesco in questo episodio di gara.
La Ferrari diventa protagonista in questa fase, così come anche Lewis Hamilton, autore di una furiosa rimonta agevolata, ovviamente, anche dagli episodi della safety car. L’inglese, addirittura, allo stop di Alonso del giro 39, diventa leader della gara. Da non dimenticare che Lewis partiva dalla corsia box.
Dopo lo stop dell’anglo-caraibico, Daniel Ricciardo comanda la gara fino al giro 55 quando rientra ai box per cambiare gomme e gettarsi a caccia negli ultimi giri a suon di giri da qualifica. Hamilton, secondo, è sulle prime (gomme a mescola media e banda bianca) e ingaggia una lotta con l’australiano della Red Bull. Alonso, ancora avanti, riesce con difficoltà a tenere la leadership ma i due dietro sono velocissimi. Gli ultimi giri sono al cardiopalma, e a due tornate dal termine, l’australiano della Red Bull beffa prima Hamilton e poi Alonso prendendo facilmente il comando della corsa. Era inevitabile, dal momento che le gomme della Ferrari veramente al limite dell’usura. Negli ultimi otto chilometri di gara, però, Fernando Alonso è bravo a tenersi dietro le due Mercedes degli arrembanti Hamilton e Rosberg.
La gara finisce cosi, con un pizzico di delusione da parte di Alonso, vincitore morale del GP di Ungheria. Hamilton sorride per aver addirittura guadagnato terreno in classifica mondiale sul rivale Rosberg, cosa non auspicabile dato gli eventi del sabato. Tutto sommato, però, il Gran Premio è stato veramente di una spettacolarità unica, con gli ultimi dieci giri che si possono considerare forse i più belli degli ultimi venti anni di corse.
Nel torrido agosto la F1 va in vacanza per quattro settimane. Il prossimo appuntamento si terrà nelle Ardenne, in quel di Spa (Belgio) a fine agosto.
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Ordine di arrivo del GP di Ungheria 2014 :
Pos | Driver | Team | Laps | Time/Retired |
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1 | Daniel Ricciardo | Red Bull Racing-Renault | 70 | Winner |
2 | Fernando Alonso | Ferrari | 70 | +5.2 secs |
3 | Lewis Hamilton | Mercedes | 70 | +5.8 secs |
4 | Nico Rosberg | Mercedes | 70 | +6.3 secs |
5 | Felipe Massa | Williams-Mercedes | 70 | +29.8 secs |
6 | Kimi Räikkönen | Ferrari | 70 | +31.4 secs |
7 | Sebastian Vettel | Red Bull Racing-Renault | 70 | +40.9 secs |
8 | Valtteri Bottas | Williams-Mercedes | 70 | +41.3 secs |
9 | Jean-Eric Vergne | STR-Renault | 70 | +58.5 secs |
10 | Jenson Button | McLaren-Mercedes | 70 | +67.2 secs |
11 | Adrian Sutil | Sauber-Ferrari | 70 | +68.1 secs |
12 | Kevin Magnussen | McLaren-Mercedes | 70 | +78.4 secs |
13 | Pastor Maldonado | Lotus-Renault | 70 | +84.0 secs |
14 | Daniil Kvyat | STR-Renault | 69 | +1 Lap |
15 | Jules Bianchi | Marussia-Ferrari | 69 | +1 Lap |
16 | Max Chilton | Marussia-Ferrari | 69 | +1 Lap |
Ret | Esteban Gutierrez | Sauber-Ferrari | 32 | +38 Laps |
Ret | Kamui Kobayashi | Caterham-Renault | 24 | +46 Laps |
Ret | Sergio Perez | Force India-Mercedes | 22 | +48 Laps |
Ret | Nico Hulkenberg | Force India-Mercedes | 14 | +56 Laps |
Ret | Romain Grosjean | Lotus-Renault | 10 | +60 Laps |
Ret | Marcus Ericsson | Caterham-Renault | 7 | +63 Laps |