F1 | Il circus è pronto a cambiare pelle

27 luglio 2014 – Nella giornata di sabato del weekend ungherese, i team si sono riuniti a Budapest per discutere sul futuro della F1. 

Ultimamente si parla troppo spesso di uno sport in netta crisi di immagine verso il grande pubblico; si parla di un presidente della Ferrari al veleno quando interrogato sull’argomento regole, costi e gestione; si parla di una Federazione che è pronta a difendere a spada tratta le scelte fatte finora in termini di regolamento tecnico e sportivo e di un Ecclestone preoccupato per gli introiti che vanno sempre più giù ad ogni weekend di gara.

todt_fiaLa premessa della vicenda inizia una decina di giorni fa, quando dall’Italia giungeva la notizia secondo la quale Todt e la FIA si dicevano bendisposti ad incontrare tutte le parti interessate al fine di trovare soluzioni per una categoria che sta perdendo tanta credibilità e consensi in giro per il mondo. Ebbene,  Todt, dal canto suo, non crede che la F1 sia in crisi ma si dice convinto che ci possa essere stato un errore nel trasmettere ai tanti appassionati l’enorme cambiamento a cui tutti abbiamo assistito all’inizio di questo 2014. E’ vero, infatti, che l’introduzione dell’ibrido, il ritorno del turbo, il concetto di power-unit, sebbene siano stati accettati – da tutti – molto tempo fa, sono stati concetti che sono ancora in via di digestione da parte degli spettatori.

Ecclestone TodtSul fronte commerciale, come detto, Ecclestone è alquanto preoccupato dai dati che arrivano dalle gare europee di mezza estate. Si pensi che, in Germania, lo stesso Ecclestone è stato contattato da alcuni funzionari dell’organizzazione della corsa teutonica i quali gli hanno avanzato numerose preoccupazioni riguardo il grande buco di pubblico in quel di Hockenheim; e i dati di presenze/incasso dei primi due giorni di Budapest non sono differenti. Ragion per cui nella giornata di sabato del weekend ungherese, Ecclestone e i rappresentanti dei team si sono incontrati – in quel che doveva essere un meeting segreto – per iniziare a discutere sul da farsi. Dalla colonne del quotidiano spagnolo AS, si legge addirittura che dall’incontro di ieri sia uscito il nome di Flavio Briatore, indicato da Bernie come la chiave per trovare soluzioni a breve e medio termine per l’intera categoria. Il manager piemontese, ex Benetton e Renault, è lontano dal mondo della F1 dagli episodi del crashgate ma parlando alla stampa si è sempre mostrato critico verso una categoria definita ‘artificiale e complicata’ .

Marco Mattiacci, direttore Ferrari, intervistato velocemente da Sky Sport F1, ha confermato l’incontro e annunciato ulteriori meeting a breve termine. Seguiranno aggiornamenti.