21 Maggio 2014 – I vertici del motorista francese temono possibili sanzioni nel corso di questa stagione per i piloti che utilizzeranno più delle cinque unità previste dal regolamento.
Nonostante il motorista campione del mondo in carica abbia apportato dei notevoli miglioramenti alle sue power-unit dopo un inizio di stagione travagliato, in Renault si teme per il rischio di penalità in cui possano incombere i piloti nel corso di questo campionato.
Il responsabile della divisione Renault F1, Rob White, ha affermato che tutti i team e piloti attualmente stanno ancora scoprendo questa nuova tipologia di propulsori quindi è normale che ci siano diversi problemi di affidabilità.
Proprio per questo motivo, White si dice molto preoccupato per i motorizzati francesi i quali potrebbero essere costretti ad utilizzare un maggior numero di unità nel corso della stagione, rispetto alle cinque unità concesse dal regolamento.
“Ovviamente ogni team guarda se stesso e non gli altri, però più feedback riceviamo dai nostri team clienti, più ci può essere la possibilità di migliorare la nostra power-unit sia in potenza, sia in affidabilità. Dopo soltanto cinque gare, alcuni piloti che montano i nostri motori hanno già utilizzato 4 delle 5 unità concesse dal regolamento, e con ancora 13 gare da disputare è certo che più di qualche pilota verrà penalizzato nel corso del campionato. ”
Le prime cinque gare della stagione hanno mostrato come la power-unit Renault sia quella con i più grossi problemi d’affidabilità, basta solo pensare che Sebastian Vettel e Kamui Kobayashi hanno già utilizzato quattro delle cinque unità disponibili, sebbene non siano arrivate al massimo del loro chilometraggio.
Di recente la FIA ha concesso una deroga ai francesi riguardo lo sviluppo di alcuni componenti dell’unità motrice proprio per i motivi di affidabilità di cui sopra, anche se Renault, di fatto, con questa scusa, avrebbe modo di sviluppare il propulsore ottenendo così un possibile vantaggio rispetto a Mercedes e Ferrari, costrette al congelamento regolamentare.