25 maggio 2014 – Rosberg vince un intenso GP di Monaco sfoggiando una gara sontuosa e tenendo Hamilton sempre a bada dall’inizio alla fine. Ricciardo a podio; la Ferrari, molto sfortunata, perde un podio ampiamente alla portata di Raikkonen. Marussia conquista i primi punti della storia con Jules Bianchi.
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Primo colpo di scena prima della partenza, con Maldonado che non parte per il giro di ricognizione a causa di problemi alla Power Unit. Al via niente scintille tra i due Mercedes, ma tanti cambi di posizione con Alonso che rimane un po’ bloccato da Ricciardo che parte male e Raikkonen, al contrario, molto aggressivo che si porta in quarta posizione. Parte benissimo anche il campione del mondo in carica, Sebastian Vettel, che si posiziona terzo. Subito contatto tra Jenson Button e Sergio Perez al Mirabeau, con il messicano che si gira di traverso in pista e provoca l’ingresso della safety car. Il contatto verrà analizzato dopo la gara.
Subito dopo l’entrata della SC, mentre le Mercedes cominciano subito a forzare la mano e scappare via, vi è subito un altro colpo di scena con Sebastian Vettel che si ritira improvvisamente a causa di problemi al motore, come confermato dal team austriaco. In questo modo Kimi Raikkonen passa virtualmente sul podio ed il suo ritmo è notevole, al pari quasi del duo delle Frecce d’Argento.
Dopo circa 25 giri Adrian Sutil va a sbattere rovinosamente contro le barriere alla chicane dopo il tunnel e questo episodio provoca la seconda uscita di giornata della Safety Car. Girandola di pit stop per i piloti che approfittano dell’episodio, e proprio in questi frangenti la sfortuna, travestita da Max Chilton, colpisce letteralmente Kimi Raikkonen andando a provocare una foratura che costringe il finlandese a rientrare per un cambio gomme inatteso. Ovviamente, essendo in regime di sicurezza, la Ferrari numero 7 finisce praticamente in fondo al gruppo.
La gara riparte con Hamilton che è furioso nella rimonta al compagno di squadra. Riccardo e Alonso sono al seguito ma non hanno assolutamente il loro ritmo. Intanto sono le rotture dei motori le protagoniste della metà gara di Monaco. Dopo Maldonado, neanche partito, e Vettel, è la volta di Vergne che con la classica fumata bianca riesce a malapena a portare a box la sua STR-9. Rabbia e frustrazione per il francese protagonista di un buon weekend fino a quel momento. Renault in netta crisi, quindi, tra le strade del principato. Ma non sono solo i francesi a dover riflettere. Pochi giri dopo è la volta di Bottas e la sua fumata bianca è anche più importante è consistente delle altre. Anche per Mercedes, quindi, un campanello d’allarme.
Allarme anche per Lewis Hamilton che accusa uno strano problema a circa dieci giri dal termine: l’inglese della Mercedes, infatti, accusa problemi all’occhio sinistro, per un qualche tipo di oggetto che lo infastidisce. Il contatto da Rosberg si perde e Ricciardo si avvicina in maniera molto veloce e aggressiva ma non riuscirà a passarlo prima della bandiera a scacchi.
Rosberg vince il Gran Premio in maniera netta, legittimando di fatto la pole molto discussa di ieri pomeriggio e bissando la vittoria dello scorso anno. La Mercedes colleziona un’altra doppietta ma è anche la Marussia a festeggiare: Jules Bianchi, con il nono posto odierno, regala i primi punti della storia al team di licenza russa ed è grande festa ai box del team. Ferrari appena fuori dal podio con Alonso ma il team di Maranello ha molto da recriminare con la sfortuna, soprattutto per quanto riguarda Kimi Raikkonen, protagonista di due episodi che gli hanno impedito di lottare per la piazza d’onore.
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L’ordine di arrivo del GP di Monaco 2014 :
1) Nico Rosberg (Mercedes)
2) Lewis Hamilton (Mercedes)
3) Daniel Ricciardo (Red Bull Racing-Renault)
4) Fernando Alonso (Ferrari)
5) Nico Hulkenberg (Force India-Mercedes)
6) Jenson Button (McLaren-Mercedes)
7) Felipe Massa (Williams-Mercedes)
8) Romain Grosjean (Lotus-Renault)
9) Jules Bianchi (Marussia-Ferrari)
10) Kevin Magnussen (McLaren-Mercedes)
11) Marcus Ericsson (Caterham-Renault)
12) Kimi Räikkönen (Ferrari)
13) Kamui Kobayashi (Caterham-Renault)
14) Max Chilton (Marussia-Ferrari)
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