F1 | Test Bahrain, Ferrari e McLaren con nuove e vecchie soluzioni.

9 aprile 2014 – Dopo lo spettacolare GP del Bahrain di domenica scorsa, i team sono nuovamente in pista sul tracciato del Sakhir per due giorni di test collettivi.

Durante la prima giornata di test ad attirare l’attenzione sono due team che al momento appaiono in grossa difficoltà: Ferrari e McLaren.

La rossa ha portato in pista una soluzione, provata già lo scorso anno (e poi abbandonata) dalla Williams, che prevede l’espulsione dell’aria calda generata dall’impianto frenante attraverso il mozzo.

portamozzi_ferrari

Viene per questo utilizzato un condotto che preleva l’aria calda proveniente dai dischi per soffiarla attraverso il porta-ƒmozzo appositamente lasciato libero da speciali dadi cavi che consentono il passaggio dell’aria. Applicate anche delle vistose prese d’aria sul lato interno del cestello freni per aumentare la portata d’aria in ingresso e migliorarne il raffreddamento. Da notare che la Ferrari era l’unica squadra che utilizzava delle prese d’aria ridotte e per questo aerodinamicamente più efficaci, tra gomma e il deflettore del cestello freni.

La McLaren invece, per tutta la giornata di ieri, ha portato avanti continue comparazioni sulla sua MP4-29 riguardanti l’utilizzo della “butterfly”. Una soluzione innovativa che  la McLaren sta cercando di mettere a punto, ma che sembra non funzionare come dovrebbe. Per saperne di più potete leggere questo nostro articolo: https://www.f1sport.it/2014/01/29/f1-la-mclaren-ed-il-suo-beam-wing-replicato/

newsolution

Il team inglese ha infatti provato prima a togliere parzialmente la nuova soluzione, eliminando solo uno dei profili sagomati sui bracci sospensivi, per poi provare con una soluzione sospensiva tradizionale senza quindi le sagomature aerodinamiche. Sapevamo infatti come l’impiego della soluzione “butterfly” fosse stata accetta da Ron Dennis a patto che i suoi progettisti avessero un piano B (una sospensione tradizionale pronta a sostituire la “butterfly”) nel caso in cui la prima soluzione si fosse rivelata non efficace. Quanto visto in pista ieri, sembra presagire proprio tutto questo e forse a Woking ci si prepara ad un passo indietro che potrebbe, chissà, portare invece a qualche passo in avanti…