Sakhir, 6 aprile 2014 – In casa Red Bull sono emersi tutti i problemi che hanno caratterizzato i test in Bahrain: mancanza di velocità, problemi di messa a punto, scarsa conoscenza del tracciato con la RB10. C’è però una novità: ad avere tuti questi problemi pare sia stato solo Sebastian Vettel. Infatti il 4 volte iridato è tornato a essere la bruta copia di se stesso, con l’ulteriore onta di essere battuto sonoramente dal compagno di squadra Ricciardo, che a diffferenza di lui è entrato in Q3 e si è qualificato al terzo posto, che diventerà il tredicesimo a causa della penalità inflitta dopo l’unsafe release della Malesia.
Vettel, in particolare, ha accusato dei problemi in scalata delle marce durante la Q2 ma il tedesco non cerca giustificazioni: “Penso che non abbiamo fatto molte prove su questa pista e questo non ha aiutato. È una pista difficile per noi”. Significativa, poi, è una frase che fa capire quale sia lo stato d’animo che si respira all’interno del suo garage: “Ci possono essere giorni in cui è abbastanza difficile entrare in Q3”
L’altra faccia della medaglia, invece, è quella del sorridente Daniel Ricciardo, che con questa monoposto si sta trovando letteralmente a suo agio, qualificatosi per la tseconda gara consecuitiva in terza posizione e rifilando un distacco pesantissimo a Sebastian Vettel, 8 decimi considerando il miglior tempo dell’australiano in Q3 e quello del tedesco in Q2: “Beh sono molto contento della mia prestazione, al momento è il massimo che chiunque può fare dietro ai due che mi stanno vicino [Rosberg e Hamilton, ndr]”.
Quasi per uno scherzo del destino, però, sara Vettel a partire davanti a Ricciardo, e per giunta nella top ten, mentre l’australiano, a causa dell’errore della sua pit-crew a Sepang, sarà costretto immeritatamente a partire dal 13. posto.
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