06 aprile 2014 – Spettacolo puro in Bahrain con sorpassi continui e lotte fratricide che ne fanno una delle corse più belle degli ultimi anni. Protagonista assoluto il duo Mercedes, lettaralmente coinvolto in numerosi corpo-a-corpo durante la corsa. A podio la Force India di Sergio Perez, attualmente seconda nel mondiale costruttori. Red Bull giù dal podio. Alla Ferrari vanno solo le briciole della zona punti.
—
E’ la gara n.900 della storia della F1! Pronti, via! Grande lotta tra i piloti Mercedes, con Hamilton che conquista la leadership a discapito del poleman Rosberg. Massa si piazza terzo, Raikkonen perde quattro posizioni a causa di un contatto – terzo piccolo incidente in tre gare – ma Alonso ne guadagna due.
La Ferrari cerca di battagliare con la McLaren di Button, sesta ma il tentativo di rimanere in scia dura molto poco. Al quinto giro, infatti, Hulkenberg si affaccia in fondo al rettilineo box e passa agevolmente la Ferrari n.14. Laconica l’espressione di Alonso: “We haven’t enough power!”, riferendosi alla mancanza di velocità sul dritto da parte della Ferrari.
Davanti, le due Mercedes dettano il loro monologo, guadagnando circa un secondo al giro su Massa, terzo, e su tutti gli altri a seguire.
Tra l’undicesimo e il tredicesimo giro vi è la prima tornata di pit-stop un po’ per tutti i piloti tranne le due Mercedes. Confermate, quindi, le previsioni di Paul Hembery nel pre-gara, che aveva preventivato le tre soste per molti piloti.
I primi sussulti della gara avvengono al giro 18, quando vi è una battaglia tra i piloti Mercedes. Rosberg infatti tenta di avvantagiarsi per il pit-stop e supera Hamilton in fondo al rettilineo. Nell’incrocio di trattiettoria, con la complicità di un lungo del tedesco, Lewis riprende la testa della corsa. Ma la battaglia continua al giro dopo ed è serrata, con i due che si scambiano la posizione più volte. Alla fine del giro 19, Hamilton rientra ai box per primo, seguito da Rosberg due giri dopo. Il primo conferma le gomme soft, mentre il secondo sceglie le medie al fine di allungare lo stint centrale della gara e sopravanzare Hamilton nel finale, quando l’inglese avrà montato a sua volta le medie. Ad ogni modo le Mercedes sono uno step più avanti di tutte le altre anche in fase di gestione dei pneumatici Pirelli. La strategia a due soste, a differenza di tutti gli altri, ne è un chiaro esempio.
A metà gara, bella anche la battaglia per il gradino più basso del podio, con le due Force India e le due Williams protagoniste. Sergio Perez si prende, in questa fase, il terzo posto.
A quindici giri dal termine entra la safety car in pista. Gutierrez e Maldonado, infatti, vanno al contatto in fondo al rettilineo box, con il messicano protagonista di una piroetta spettacolare. Niente di grave per il pilota, solo un paio di secondi con il fiato sospeso. Maldonado, invece, si becca uno stop-and-go. Nel frattempo si ritira Kevin Magnussen per circostanze ancora da definire. Weekend non positivo per il ventenne danese.
La corsa riprende a dieci giri dal termine ed è una vera bolgia con Rosberg che, prevedibilmente, cerca di prendersi la testa della corsa in tutti i modi ma senza riuscirci. Nel frattempo la Ferrari di Alonso prova con insistenza a superare la McLaren di Button ma invano. La velocità delle rosse è veramente troppo bassa per poter competere con le power unit della casa di Stoccarda. Ma è lo spettacolo offerto dalle due Mercedes che, continuando fino alla fine, è puro spettacolo e manna dal cielo per questa F1. cosi ampiamente criticata. Gli spettatori sulle tribune applaudono contenti. Ultimo spunto da annotare è il ritiro di Jenson Button – 250 gran premi disputati ad oggi – a due giri dal termine.
Vince un immenso Lewis Hamilton seguito da Nico Rosberg. Ed è bellissima l’immagine dei due a fine gara che fanno festa insieme, segno di un’amicizia sincera. Grande gara di Segio Perez, a podio dopo più di un anno, e delle Force India che si dimostrano altamente competitive, forse più delle Williams. Red Bull giù dal podio e Ferrari relegate agli ultimi posti della zona punti. A Maranello, cosi come in Bahrain, è notte fonda.
—
L’ordine di arrivo del GP del Bahrain 2014 :
Pos. |
Pilota |
Team |
Giri |
Tempo / Gap |
|
1 |
Lewis Hamilton |
Mercedes |
57 |
– |
|
2 |
Nico Rosberg |
Mercedes |
57 |
+1.0 secs |
|
3 |
Sergio Perez |
Force India-Mercedes |
57 |
+24.0 secs |
|
4 |
Daniel Ricciardo |
Red Bull Racing-Renault |
57 |
+24.4 secs |
|
5 |
Nico Hulkenberg |
Force India-Mercedes |
57 |
+28.6 secs |
|
6 |
Sebastian Vettel |
Red Bull Racing-Renault |
57 |
+29.8 secs |
|
7 |
Felipe Massa |
Williams-Mercedes |
57 |
+31.2 secs |
|
8 |
Valtteri Bottas |
Williams-Mercedes |
57 |
+31.8 secs |
|
9 |
Fernando Alonso |
Ferrari |
57 |
+32.5 secs |
|
10 |
Kimi Räikkönen |
Ferrari |
57 |
+33.4 secs |
|
11 |
Daniil Kvyat |
STR-Renault |
57 |
+41.3 secs |
|
12 |
Romain Grosjean |
Lotus-Renault |
57 |
+43.1 secs |
|
13 |
Max Chilton |
Marussia-Ferrari |
57 |
+59.9 secs |
|
14 |
Pastor Maldonado |
Lotus-Renault |
57 |
+62.8 secs |
|
15 |
Kamui Kobayashi |
Caterham-Renault |
57 |
+87.9 secs |
|
16 |
Jules Bianchi |
Marussia-Ferrari |
56 |
+1 Lap |
|
17 |
Jenson Button |
McLaren-Mercedes |
55 |
+2 Laps |
|
Ret |
Kevin Magnussen |
McLaren-Mercedes |
40 |
+17 Laps |
|
Ret |
Esteban Gutierrez |
Sauber-Ferrari |
39 |
Accident |
|
Ret |
Marcus Ericsson |
Caterham-Renault |
33 |
+24 Laps |
|
Ret |
Jean-Eric Vergne |
STR-Renault |
18 |
+39 Laps |
|
Ret |
Adrian Sutil |
Sauber-Ferrari |
17 |
+40 Laps |