17 aprile 2014 – La Ferrari dopo aver provato in Bahrain i mozzi soffiati si appresta a provare anche in Cina questa soluzione.
Non sappiamo ovviamente se verrà utilizzata solo nelle prove libere, molto dipenderà dal riscontro che forniranno i due piloti. per il momento i nuovi mozzi sono stati installati sulle monoposto di Alonso e Raikkonen.
Da disegno si può notare come sia stata aggiunta una grossa presa d’aria dei freni, (la Ferrari nella sua versione standard utilizza delle prese d’aria integrate tra gomma e paratia verticale), e come sia stato installato il mozzo “soffiato” che consentirà, grazie ad un condotto interno, di espellere l’aria che raffredda i dischi dal centro del cerchione. Questa soluzione, più che aiutare il raffreddamento, sembra possa avere però dei benefici aerodinamici, limitando le turbolenze all’esterno della gomma, ma anche, grazie ad una sorta di aspirazione forzata, nella parte interna del pneumatico.
Si tratta di una soluzione che fu introdotta in F1 dalla Red Bull sulla RB8 nel 2012 (poi vietata dalla Fia per motivi di sicurezza – in quanto era presente una parte mobile). A tal proposito potete approfondire qui http://www.f1sport.it/2013/03/14/f1-il-nuovo-impianto-frenante-della-williams-fw35/ e qui http://www.f1sport.it/2013/04/19/f1-la-red-bull-copia-i-freni-della-williams-ma-solo-per-vettel/ Successivamente nel 2013 fu ripreso dalla Williams che, rivedendo il sistema e “aggirando” la problematica di sicurezza sollevata dalla FIA, lo riportò in pista. Il sistema poi fu abbandonato definitivamente sia da Red Bull che da Williams per i problemi nel cambio gomme causati da una filettatura troppo corta, ma anche per problemi di messa a punto del sistema stesso.
Per quanto concerne i problemi di fissaggio della gomma durante le operazioni di pit-stop, la Ferrari sembra proporre un sistema di sicurezza innovativo composto da piccole levette a T poste intorno al dado. Queste dovrebbero rendere sicura e volece l’operazione di sostituzione dei pneumatici, superando così i problemi incontrat da Red Bull e Williams. Resta da verificare però l’efficacia del sistema ed gli eventuali vantaggi, che solo la pista potrà confermare.