10 aprile 2014 – Il presidente della FIA Jean Todt ha abbandonato i suoi piani per l’introduzione del budget cap a partire dal 2015 per opposizione di alcuni team all’idea.
L’ex direttore della scuderia Ferrari ha però ribadito che l’obiettivo di ridurre i costi sarà stabilito attraverso alcuni cambiamenti delle regole, che non poteva imporre un budget cap ai 6 team che si sono opposti a questa soluzione oltre che naturalmente al patron della F1 Bernie Ecclestone. Todt ha voluto sottolineare che ridurre i costi senza ricorrere al budget cap è quello che vogliono tutti i team, ma senza stravolgere quello che è l’essenza della F1.
Attraverso la nuova struttura di governance della F1 composta da 6 team ( Ferrari, Red Bull, Mercedes, McLaren, Lotus e Williams) hanno un voto ciascuno, mentre Ecclestone e Todt ne hanno ben 6 voti a testa, quindi sommando i voti si avrebbe ben 12 voti contro 6 nell’evitare di imporre il tetto di spesa. Todt ammette che è rimasto molto deluso dalla decisione presa dai team ed Ecclestone, perchè così diventa molto difficile la riduzione dei costi che lui vorrebbe attuare.
I top team come Ferrari Red Bull e Mercedes spendono più di 200 milioni di euro all’anno sui loro programmi di F1, mentre team che navigano nelle ultime posizioni come Caterham e Marussia sopravvivono ad ogni stagione con meno di un terzo rispetto ai top team.
Bisogna dire che la F1 è ancora disciplinata dall’accordo di risorsa-restrizione ( RRA ) un documento vincolante firmato da tutte le squadre che delimita i limiti della ricerca e sviluppo, ma c’è una diffusa convinzione che l’RRA abbia avuto solamente un parziale rispetto.
Ferrari e Red Bull hanno lasciato precedentemente la FOTA ( l’associazione dei team F1 ) e proprio il team anglo-austriaco fu attaccato dall’associazione dei team proprio per avere violato l’RRA. In fin dei conti in Red Bull hanno sempre dichiarato di essere stati contrari all’imposta del tetto di spesa, e in queste ultime settimane anche la McLaren si è espressa contro il budget cap anche perchè nel 2015 con il rientro di Honda nel team di Woking come motorista, il budget a disposizione senz’altro sarà maggiore.
Todt, se avesse voluto ridurre i costi, per esempio, poteva evitare il ritorno dei motori turbo e magari continuare sullo sviluppo dei “vecchi” 2400 cc V8, dato che un team cliente arriva a pagare anche 20 milioni di euro l’anno per la fornitura dei nuovi propulsori. O no?