F1 | Gp Malesia: Red Bull ritrovata, ma la sfortuna ferma Ricciardo

30 Marzo 2014 –  Vi è mai capitato di risvegliarvi, in piena notte, dopo un’incubo? Più o meno è quello che è successo oggi alla Red Bull di Sebastian Vettel. Ma appena scesi dal letto, fate due passi e tirate un calcio contro il mobile. Questo è quello che è successo a Daniel Ricciardo.

williamsredbull2014La gara delle Red Bull, è stata una di quelle da seconda forza del mondiale. Troppo lontana dalla Mercedes, ma anche troppo davanti alla Ferrari. Un ruolo del tutto nuovo per la casa di Dietrich Mateschitz, abituata a dominare, che ora si trova ad inseguire con la consapevolezza che il lavoro da fare è ancora tanto, ma di sicuro meno di quello che si temeva a Gennaio, quando facevano i salti di gioia quando arrivavano a completare un giro completo. Un dato positivo per il futuro, ma che lascia la sensazione (esternata anche da Vettel via radio) che la strada da fare è ancora tanta e, fino a fine della passata stagione, nessuno si aspettava di essere comunque così indietro rispetto ai leader del mondiale.

La gara delle Red Bull non era poi iniziata così male. Vettel ha avuto scatti migliori ed è scivolato in 4° posizione nonostante un Flashback a parti invertite della chiusura a muro subita l’anno prima da Webber, e rifilata a Rosberg. Mentre Ricciardo ha avuto uno spunto eccezionale ed ha scelto la traiettoria giusta, trovandosi addirittura in grado di insidiare il secondo posto conquistato allo start da Rosberg. Il giovane e sorridente australiano, non si è fatto intimorire dal fatto di essere davanti al compagno 4 volte campione del molto e per un pò ha tenuto botta a tutti gli attacchi del Wonder Boy Red Bull. Alla fine ha ceduto, ma non ha affatto demeritato ed ha proseguito la gara con un tranquillo 4° posto.

Vettel ha provato per tutta la gara a replicare il sabato e a infilarsi in mezzo alle due Mercedes. Per un tratto di gara è anche arrivato a poco più di un secondo da Rosberg, ma era solo un attimo di relax preso da Rosberg. Comunque sia Vettel aveva ben donde ad essere sorridente sul podio, e commenta così la sua gara: “Ero partito bene, ma sono rimasto sorpreso dal trovarmi Rosberg al mio fianco. Nel cercar di difendermi ho lasciato la porta aperta anche a Ricciardo, ma ho recuperato poco dopo. Ho anche avuto la sensazione di poter insidiare Rosberg, ma credo avesse deciso di prendersi qualche giro di tranquillità. Sono comunque entusiasta delle prestazioni della mia Red Bull“.

ricciardoDomenica da “nuvola fantozziana” per Ricciardo. In poco più che 4 giri gliene succedono di tutti i colori. Prima un normale pit stop, si trasforma in un’incubo con una ruota mal fissata e Red Bull numero 3 ferma in corsia box e riaccompagnata alla piazzolla per riprendere il fissaggio del dado; poi è un cordolo preso con troppa veemenza a rompere il supporto dell’alettone che, sfiga delle sfighe, cede sul rettilineo del traguardo costringendo il (meno) sorridente Ricciardo ad un pit in più. Se mettiamo che poco dopo i commissari lo penalizzano per “unsafe release” con un stop&go di 10 secondi, la frittata è fatta. Il ritiro è la giusta scelta per terminare questo calvario ma, come nel classico delle domeniche nere, arriva la penalità di 10 posizioni sulla griglia del Gp del Baharain.

Insomma, la Red Bull può sorridere con Vettel ritrovato e caricato da questo podio. Mateshitz può pensare un pò più avanti di lasciare la Formula 1 perchè ora il team sembra non voler lasciare eredi. Chi, invece, sembra averlo trovato l’erede è Webber. Ricciardo ha iniziato questo mondiale con la sua ombra, e non centrano nazionalità simili..


Luca Sarpero
Luca Sarpero
28 anni di vita e 29 passati ad amare la Formula 1. Senza se e senza ma. Amante del web per passione, storico di F1 per vocazione.

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