F1 | Gp Australia: Red Bull, il sogno e il grande incubo

16 Marzo 2014 – Nella metà degli anni 90 gli 883 cantavano: “La donna, il sogno e il grande incubo forse anche io mi sveglierò” e, parafrasandola alla grande, la possiamo riutilizzare oggi per definire la gara a doppia faccia della Red Bull.

Una Red Bull che si è trovata a lottare per le prime posizioni con chi meno credeva e invece con chi doveva lottare per il risultato tondo, si è trovata ferma dopo pochi giri. Ricciardo piazza il suo bel sorriso stampato a 40 denti sul secondo gradino del podio (il massimo visto il passo da treno in curva della Mercedes) con una gara conservativa quanto basta e una determinazione degna di nota. Bravo a capire ben presto che Rosberg era irraggiungibile per tutti, e addirittura bravissimo a difendersi da un Magnussen rivelazione che li si è avvicinato pericolosamente nel finale.

Ricciardo può sorridere e ne ha più che ottimi motivi; innanzitutto è il primo australiano a salire sul podio nel Gp di casa e poi ha centrato il primo podio in carriera. Più di così non poteva chiedere, e ha pure lanciato un bel messaggio a chi (leggi Vettel) pensava di trovarsi un compagno placido da gestire, e facilmente incline agli ordini di scuderia. Ricciardo sorride spesso, ma quanto cala la visiera pensiamo proprio di no. La Red Bull sogna anche con Ricciardo e può dire che il grande incubo dei test sembra essere davvero lontano.

Così commenta Ricciardo la sua gara: “Se ripenso a 3 settimane fa non ci credo. Credevo che non saremo manco riusciti ad arrivare alla fine. E’ un risultato straordinario e stiamo colmando il gap. Il sostegno del pubblico è stato pazzesco. Non siamo veloci come la Mercedes ma abbiamo fatto passi da gigante rispetto ai test”

Il grande incubo dicevamo, ed è un incubo dalla quale bisogna svegliarsi presto per Sebastian Vettel. Il 4 volte campione del mondo non si ritirava dal Gp di Gran Bretagna e non si qualificava così dalla gara d’esordio con la Red Bull. Come se non bastasse, il suo gran premio dura una manciata di giri conditi da partenza a rallenty e brivido per aver sfiorato una Sauber giratasi alla curva 3. Poi? Basta. Fine dei giochi. Red Bull Rb10 parcheggiata nel garage, cambio di abito veloce, dichiarazioni ai giornalisti e studio attento della telemetria, perchè negli incubi veri l’apprensione c’è sempre. Ok, siamo d’accordo è la prima gara (lo dice anche lui) ma vedendo quanto volano le Mercedes e quanto sono più affidabili gli altri, non sembra proprio il caso di mettersi li ed aspettare.

Il 4 volte campione del mondo, analizza il suo inizio di stagione: “Sapevamo che sarebbe stato un Gp difficile, c’è stato un problema con il motore che non funzionava. E’ una delusione,ma la stagione è lunga, e come me tanti altri stanno avendo problemi. Sarà un anno molto lungo”

Alla Red Bull, come dice Ricciardo, è già un “risultatone” aver messo una macchina sul podio dopo test disastrosi, ma il punto di domanda sui problemi di Vettel rimangono. Da una parte è bello sognare che i test erano solo un grande incubo, dall’altra c’è la sensazione che l’incubo non sia ancora del tutto finito.

 

Luca Sarpero
Luca Sarpero
28 anni di vita e 29 passati ad amare la Formula 1. Senza se e senza ma. Amante del web per passione, storico di F1 per vocazione.

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