F1 | Tecnica: L’ala Red Bull a confronto

Suzuka, 12 ottobre 2013 – Continua a volare la Red Bull, sembra sempre più una monoposto imbattibile la RB9 disegnata da Adrian Newey. Anche se i tempi assoluti non registrano distacchi enormi come visto nei precedenti GP è il potenziale espresso durante le simulazioni del passo gara che hanno impressionato.

Antonio-Felix-da-Costa-Red-Bull_Abu_Dhabi_Test_2012Sembra una vettura senza difetti, i piloti guidano senza troppe correzioni e possono disporre di un enorme carico aerodinamico fornito, sia dal corpo vettura ma principalmente dal diffusore. Come quest’ultimo elemento garantisca uno straordinario carico aerodinamico al posteriore della vettura, lo si può notare da come il team scarichi l’alettone posteriore. Grazie infatti al carico generato dagli scarichi, in combinazione con il diffusore ad “effetto Coanda” il carico fornito è più che sufficiente a garantire alla RB9 l’ottimale tenuta di strada, motivo per cui l’incidenza dell’ala posteriore viene abbassata non essendo necessario ulteriore carico sull’asse posteriore. Soluzione che garantisce quindi una migliore penetrazione aerodinamica e una velocità di punta migliore.

Dalla foto sotto è possibile vedere un confronto delle varie ali posteriori portate dai team a Suzuka, dove si vede chiaramente come la Red Bull risulti l’unico team ad utilizzare una versione ben più scarica di tutta la concorrenza.

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