15 ottobre 2013 – Nel week end di Suzuka è avvenuto un sorpasso storico. Mark Webber ha conquistato, sabato, la pole positione numero 209 con un motore Renault, superando di fatto i propulsori Ferrari fermi a quota 208.
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando le prime Renault a motore turbo erano soprannominate, ironicamente, le “teiere gialle” per il fatto che avevano l’armoniosità di linea di una motozappa e fumavano, per via del motore a fuoco, ogni santa domenica. Il debutto ufficiale avvenne al Gp di Gran Bretagna del 1977 e le ultime 5 gare della stagione dovevano essere un rodaggio per il nuovo team. Il 1978 è un altro anno di transizione per poi spaccare il mondo nel 1979. A Kyalami arriva la prima pole e a Dijon-Prenois la prima vittoria colte entrambe da Jean Pierre Jabouille. In totale il 1979 porta 6 pole, 1 vittoria e una caterva di ritiri. Negli anni successivi il team Renault migliora progressivamente e raggiunge il culmine nella stagione 1983, quando Alain Prost (di cui si dice che era molto, ma molto amico con la moglie di un dirigente Renault) sfiora il titolo mondiale. Nel frattempo, a Brands Hatch, il nostro indimenticabile Elio De Angelis centra la prima pole per un team, la Lotus, spinta da un motore Renault. A fine ’83 Alain Prost molla la Renault e si dirige alla Mclaren. Dopo una stagione gloriosa, il team francese lentamente cala. Vedere altri team motorizzati Renault stare costantemente nelle prime posizioni mentre il team ufficiale arrancare a centro classifica, spinge i dirigenti a mollare il progetto Formula 1 e limitarsi a onorare i contratti con i propri clienti (Lotus, Ligier e Tyrrell).
La Renault, però, sta al varco e, dopo l’abolizione dei motori turbo nel 1989, si ributta in Formula 1 motorizzando la Williams. Nel 1991 Mansell sfiora il titolo per poi centrarlo l’anno seguente. Nel 1993 Prost vince il suo 4° e ultimo mondiale con un motore Renault, poi arrivano i titoli nel 1995 con la Benetton e il biennio 96 e 97 con la Williams. Tirando le somme, in 6 stagioni arrivano 6 titoli marche e 5 titoli piloti. Poi basta. La Renault si ritira dalla Formula 1 ma solo con il marchio. I motori Mecachrome prima e Supertec dopo, erano di strettissima derivazione Renault. Con la super visione di Flavio Briatore.
Nel 2001 la Renault torna a spingere ufficialmente le Benetton e nel 2002 torna con un proprio team ufficiale, acquisendo la Benetton stessa. Alonso ottiene la prima pole e la prima vittoria dal rientro e, nel biennio 2005 e 2006, arriva dove Prost non arrivò. Vince il mondiale piloti con una Renault ufficiale. Dal 2007 le Red Bull montano i motori della casa francese. Dopo 2 stagioni di astinenza dalla pole, Vettel mette davanti a tutti in qualifica la sua Red Bull a Shanghai nel 2009. Da quel giorno arrivarono 54 pole position, di cui ben 52 ottenute dai due piloti Red Bull Vettel e Webber, e 3 titoli piloti e costruttori consecutivi.
Vuoi la super competitività del telaio Red Bull, vuoi una Ferrari che in qualifica ha un passo da centro classifica (4 pole in 3 anni!!!), fatto sta che i motori Renault nella storia sono diventati sinonimo di velocità pure e prestazioni top. Chi l’avrebbe mai detto, 36 anni fa, che quelle “teiere gialle” un giorno avrebbero superato tutti in numero di pole nella storia della Formula 1? Forse nessuno, neanche Jean Pierre Jabouille, driver sviluppatore dei motori turbo Renault, che senza un terribile crash a Montreal nel 1980, con successivi medici macellai, forse un mondiale l’avrebbe vinto davvero.