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F1 | Alonso: “Voto otto alla Ferrari”.

Torino 13 luglio 2013 – Il pilota della Ferrari, Fernando Alonso, si racconta in una intervista rilasciata recentemente a RTL, subito dopo un entusiasmante giro sul vecchio ‘Ring a bordo della F12 berlinetta.

Un Fernando Alonso in stile Twitter, racconta varie circostanze da pilota e fa il punto sula sua prima parte di stagione, la quarta in tuta Rossa.

“La Ferrari la vedo bene, gli darei un otto, un buon punteggio, perché anche se non siamo i più veloci la nostra è una macchina molto completa. Per quanto riguarda me stesso non devo essere io a dare un voto, sicuramente sono cresciuto molto rispetto ai primi anni, ma c’è sempre margine per migliorare con l’esperienza, gara dopo gara. Non è mai facile dimenticare una brutta gara, però sai che è il tuo lavoro e che esistono cose più importanti nella vita. Quando una gara va male bisogna pensare subito alla prossima, mai al passato.” Voto otto di fiducia a questa F138, segno e sintomo che lo spagnolo ci crede ancora.

Alla domanda “cos’è  per te un secondo posto” l’asturiano risponde con filosofia. “Qualche volta una grande soddisfazione, qualche volta una grande delusione. Non ce ne sono mai due uguali, dipende dalle circostanze della gara e da chi è diventato primo. Se a vincere non è il tuo maggior rivale può essere un buon risultato.” 

Hai mai avuto paura di una F1?
“Si qualche volta ho avuto paura, soprattutto nelle gare sul bagnato, quando si perde tutta la visibilità. Da quando poi abbiamo visto gomme che non riescono a tenere c’è un po’ di rispetto in più per la velocità e la sensazione di pericolo”.

Domanda anche sul caso Pirelli, Alonso ha rischiato moltissimo durante il Gp di Slverstone quando si trovava dietro a Perez, proprio qualche istante prima della esplosione della posteriore destra della McLaren. L’asturiano racconta cosa si prova in quei momenti.

“La prima sensazione è sul volante, perché tutta la macchina inizia a vibrare e senti che il posteriore diventa molto leggero. A quel punto devi iniziare a controsterzare. Se questo ti succede a metà di una curva veloce è impossibile da gestire, perché non hai abbastanza tempo per reagire, come è successo purtroppo a Felipe, che era a metà curva e la macchina ha immediatamente perso il controllo. Se invece accade sul rettilineo c’è una minima possibilità di recuperare la macchina. E’ certamente un’esperienza scioccante, un momento del tutto inaspettato che non sei mai pronto a controllare, perché tutto accade in centesimi di secondo. Dopo aver comunicato con il team via radio cerchi di arrivare al box il più velocemente possibile, perché sei nel mezzo di una gara e devi recuperare il tempo perso”.

Il due volte campione è famoso per la sua massima concentrazione prima, durante e dopo il Gp ma soprattuto per la sua ricerca di forma fisica continua.
 “L’energia la prendo dalla famiglia, uno dei fondamenti su cui si basa la teoria dei Samurai: loro dicono che si vive seguendo degli obiettivi, e tra questi uno è la famiglia, il clan. A volte mi capita di passare due giorni sul divano a guardare le televisione. Anche quando non devo lavorare sulla preparazione (per le gare) cerco sempre di praticare un po’ di sport, è la mia passione. Mi piacciono tante discipline, il calcio in particolare.”

Fernando chiude con una domanda che fa sognare tutti gli amanti della F1, della Ferrari e del motorsport.
Cos’è per te la velocità?
“Tutto. Senza velocità è difficile capire una giornata. Mi piace la velocità, mi piace fare tutto in fretta”.

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