F1 | Pat Fry: “Un paio di aggiornamenti per Silverstone”

25 giugno 2013 – Il GP di Gran Bretagna si avvicina, ottava prova del Campionato del Mondo di F1 2013, ed il primo in casa Ferrari a parlare di una delle gare più storiche dell’intero calendario, insieme a Spa e Monza, è Pat Fry.

Il tecnico Ferrari, pur essendo inglese, vede però il GP di Gran Bretagna come una delle tante gare del Campionato e crede che l’approccio alla gara sarà sempre lo stesso come in tutti i GP:

“Ogni gara ha la stessa importanza quindi non vedo Silverstone come un appuntamento speciale. Ad essere onesti, tutte le gare sono uguali per me: cerchiamo di vincere e di fare il nostro meglio ogni volta, che si svolgano a Silverstone, a Barcellona o a Montreal. L’obiettivo è identico: fare il massimo con quello che abbiamo a disposizione”.alonso-ferrari-f138

Fry poi ha fatto solo un breve accenno ad alcuni aggiornamenti pronti per Silverstone:

“Abbiamo un paio di aggiornamenti per questo fine settimana, quindi dobbiamo essere ben preparati per esprimere tutto il nostro potenziale.” poi ha aggiunto, “Abbiamo dedicato tanto tempo all’analisi dei dati delle ultime gare, sia per quanto riguarda l’aerodinamica che il comportamento delle gomme, cercando di mettere insieme il miglior pacchetto possibile per Silverstone. Abbiamo qualche aggiornamento in arrivo per questa gara e dobbiamo fare in modo di essere preparati nella maniera migliore per sfruttarne il potenziale. L’analisi dei dati provenienti dalla galleria del vento è stata effettuata pensando a quale possa essere il miglior assetto della monoposto su questo tracciato, utilizzando le novità in arrivo“.

In molti, e noi sposiamo questa teoria, credono che la ferrari sia molto forte nelle piste che presentino grosse curve veloci, come Barcellona ad esempio, pista su cui quest’anno infatti la Ferrari ha vinto. E Pat Fry accosta molto Silverstone alle caratteristiche del circuito catalano:

Monaco e Montreal sono molto diversi dai circuiti tradizionali. Il primo fa storia a sé mentre a Montreal è tutta questione di trazione, come in Bahrain. A Silverstone, invece, il punto decisivo è il comportamento sulle curve veloci che si susseguono l’una all’altra: se proprio vogliamo fare un paragone ci sono dei punti in comune con Barcellona. Peraltro, ci sono delle sfide specifiche che bisogna affrontate su questa pista: con così poche curve lente, bisogna cercare di far funzionare la vettura al meglio in quelle veloci. Ciò significa ottimizzare l’altezza da terra e scegliere la configurazione aerodinamica per ottenere la miglior prestazione possibile in quest’area“.