Alessandria, 3 giugno 2013 – E’ in F1 da 40 anni… Ha avuto varie motorizzazioni… Attualmente è motorizzata Mercedes… e tutte le volte che scende in pista prende la testa della corsa e detta il ritmo. Stiamo parlando della Safety Car.
Fortemente voluta da Herbert Linge con l’appoggio della Porsche e di Bernie Ecclestone fece il suo esordio nel Gran Premio del Canada del 1973 e il suo debutto fu catastrofico.
A Montreal si abbatte un diluvio quando Francois Cevert e Jody Scheckter entrano in collisione e fanno si che i commissari di gara mandino in pista la prima Safety Car della storia della F1 una Porsche 914\6 guidata da Eppie Wietzes che sbagliò a posizionarsi (sembra di leggere un argomento di 3 giorni fa….) dando la leadership a Ganley su ISO Marlboro quando il vero leader era Revson. Dopo ore di discussione si capì l’errore e la vittoria fu consegnata al suo legittimo propietario.
Inizialmente sulla Pace Car (cosi chiamata in Nordamerica) si trovavano a bordo il pilota e un medico di gara e solo dopo i fatti Gp d’Italia del 1978 (Incidente al via con la morte di Ronnie Petterson) si istituì una vera Medical Car.
Nella storia si sono avvicendate varie Safety Car da macchine da sogno (Lamborghini,Porsche,Ferrari) a macchine da tutti i giorni (Fiat Tempra,Opel Vectra,Honda Prelude) e solo dal 2000 si è deciso di istituire una Safety Car per tutti i GP di F1 ed è stata scelte come fornitore ufficiale la Mercedes fornendo nei vari anni modelli di Classe C e Clk fino all attuale SLS affidate alle mani esperte di Bern Maylander.
Seppur venga impiegata per riportare la sicurezza nei GP anche la Safety Car ha avuto le sue giornate storte come in Ungheria nel 1995 quando Taki Inoue alle prese con un estintore per spegnere le fiamme dal motore della sua Footwork fu investito dalla Safety Car (per la cronaca una Tatra 613) senza per fortuna nessuna conseguenza.
Tuttavia il suo utilizzo è di fondamentale importanza per permettere ai commissari di intervenire in caso di incidente ma (come si è visto domenica) capitano situazioni, magari fase concitate di gara, dove si hanno dei problemi a trovare il leader della gara e a poco sono servite le modifiche regolamentare tra il 2007 e 2008 che vietavano l ingresso ai box dei piloti durante il periodo di Safety Car.
L’impressione è che l’unico sistema per ovviare questo problema sia quello di utilizzare 2 Safety Car da disporre lungo il tracciato in modo da trovare facilmente e in maniera repentina il leader della corsa.
Con questo sistema probabilmente non assisteremo a scene come quella di domenica dove i piloti chiedevano alla Safety Car se potevano passa o no.