F1 | FIA Tyres-gate: Il trionfo degli azzecca-garbugli

Parigi, 20 giugno 2013 – Se Manzoni fosse stato un autore contemporaneo, probabilmente avrebbe tratto spunto dall’epilogo del primo “round” del Tyres-gate per dar vita alla figura dell’avvocato Azzecca-garbugli, che nei Promessi Sposi è la personificazione della frivolezza. Frivolezza, appunto, è il termine più adatto all’ennesima brutta pagina della Formula 1, in cui i valori morali e l’imperativo “Lex omnium par est” (La giustizia è uguale per tutti), nemmeno in tribunale assumono più importanza dei soldi.

FIA_placeEcco perciò che beffarda diventa la proposta di “patteggiamento” dei legali Mercedes, i quali si sono dichiarati favorevoli all’esclusione della compagine di Stoccarda dagli young-test; come se questi influissero davvero sull’esito del campionato, e ancor di più, come se una giovane leva potesse esser paragonata ai vari Lewis Hamilton e Nico Rosberg, che sulla bisarca hanno lasciato il proprio casco ufficiale, non il talento e l’esperienza.

Così quello che doveva essere il trionfo della giustizia, finalmente, e della vittoria di Jean Todt &co. Ha assunto la consistenza delle gesta dell’esercito piemontese nel primo conflitto di indipendenza; come a Carlo Alberto, di colpo, nemmeno a Todt interessa più di tanto il trionfo. Perchè?

Il motivo va rintracciato nelle dichiarazioni aspre delle settimane scorse, quando l’ufficio stampa della casa con ovile a Berckley ha minacciato il ritiro al termine della stagione qualora la propria immagine venisse lesa da questa vicenda. Stessa cosa ha promesso la Pirelli, e così la FIA si è trovata un’altra volta con le mani legate.
Con il trionfo – quasi – in tasca i legali della Mercedes hanno basato la propria strategia di difesa sull’accusa verso terze parti, Ferrari e Pirelli. Aderendo ad una teoria complottistica si potrebbe pensare che tutto questo è una messa in scena per incastrare la squadra italiana. La verità, però, è che in Formula 1 tutti posseggono degli scheletri negli armadi, o meglio nei box – come il test con W04 anche quello di Massa sulla F150 dello scorso anno – ed è solo compito del tempo portarli alla luce.

Insomma, chi ne uscirà del tutto pulito? Nessuno.