Roma, 22 maggio 2013 – La Red Bull RB9, creatura del genio Adrian Newey, sappiamo essere il risultato di una meticolosa ricerca aerodinamica. Il suo ideatore infatti ha fatto sempre della ricerca aerodinamica esasperata la sua arma vincente, e molte delle sue innovazioni oggi caratterizzano l’aspetto aerodinamico esterno delle monoposto di Formula 1. Ma molti non sanno che i flussi d’aria che attraversano la vettura internamente, vengono studiati e migliorati per ridurre al minimo del resistenze aerodinamiche interne.
Durante lo scorso GP di Spagna è stato infatti possibile osservare i risultati di questi studi aerodinamici interni effettuati da Adrian Newey e dal suo staff Red Bull. Nella prima immagine è possibile vedere come un particolare supporto del cofano motore svolga anche una funzione aerodinamica. Le linee rosse indicano il flusso dell’aria in uscita dai radiatori e come questi vengano deviati ed indirizzati per favorirne lo scorrimento e minimizzare le resistenze interne. Una parte del flusso viene guidata verso le due fessure visibili nelle due foto successive (frecce rosse e frecce gialle), mentre un’altra parte è deviata internamente verso il cofano motore, per farla defluire probabilmente, attraverso l’uscita dell’aria calda del radiatore del cambio.
Osservando invece esternamente la vettura si possono scorgere alcuni dettagli, che riguardano proprio questo la gestione dei flussi interni. Nel cerchio giallo è evidenziato il punto in cui sono applicati internamente i deviatori di flusso e nella foto successiva sono indicati i punti d’uscita in cui sono indirizzati i flussi provenienti dai radiatori.
Con questi accorgimenti di aerodinamica interna, si cerca di ridurre al minimo le resistenze dei flussi d’aria, necessari per il raffreddamento, durante il loro scorrimento all’interno della monoposto. Questi infatti inevitabilmente creano delle resistenze che influiscono sulla capacità della vettura di raggiungere velocità elevate, problema molto sentito proprio in Red Bull e che tutt’ora, viste le velocità massime raggiunte in Spagna, sembra proprio non essere risolto.