F1 | Safety Car e Medical Car – Le altre Mercedes in pista

Napoli, 27 aprile 2013 – Motore V8 da 6, 3 litri, 591 cv e 650 Nm di coppia, cambio a 7 rapporti e impianto frenante in materiale composito, da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi. Questi i numeri della Mercedes SLS AMG GT, autentica dream car impiegata in pista nei GP per tenere a bada le scalpianti monoposto del campionato del mondo di F1 durante le più avverse condizioni meteorologiche o in caso di emergenza. Anche quest’anno, come per i precedenti diciotto la casa di Stoccarda firma sia la safety car che la medical car, una C63 AMG station wagon dotata anch’essa del V8 AMG ma con “soli” 487 cv.

Alla guida della Safety Car con le ali di gabbiano c’è Bernd Mayländer, ex pilota della Porsche GT-3, DTM e frequentatore della 24 ore del Nurburgring e di quella di Le Mans, affiancato dal collaboratore FIA Pete Tibbetts incaricato di mantenere una costante comunicazione con la direzione gara, mentre al volante della Medical Car troviamo il pilota Alan Van de Merwe, sudafricano di Johannesburg, con un passato vittorioso nella formula 3 britannica e alcune partecipazioni al campionato A1 Gran Prix. Al suo fianco il dott. Ian Roberts, capo medico ufficiale FIA.

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Le dotazioni speciali comprendono: carrozzeria spaceframe in alluminio dal peso di soli 1620 kg, sistema di lubrificazione a carter secco che ha consentito il montaggio del V8 AMG molto più in basso abbassando ancor di più il baricentro della vettura, cambio doppia frizione DSC a 7 rapporti e sistema frenante in materiale composito, sospensioni regolabili, cerchi da 19 pollici su cui vengono montati pneumatici 235/35 all’anteriore e 255/30 al posteriore.

Su uno speciale cofano realizzato in fibra di carbonio, poi, è installata una barra luminosa dal profilo aerodinamico che viene usata per comunicazioni luminose a LED. Le due luci verdi posizionate centralmente sulla parte anteriore e posteriore della vettura sono accese quando la vettura della direzione gara entra in pista all’inizio di un intervento. Quando il verde si fa permanente è il segnale per tutti i piloti di F1 che è possibile superare la Safety Car. Non appena la vettura si trova nella posizione di apripista le luci verdi si spengono lasciando posto a quelle arancioni. Divieto assoluto di sorpasso, invece, quando le luci lampeggianti sulle estremità esterne sono attive. Luci stroboscopiche anteriori e posteriori nonche due telecamere poste sul tetto e collegate anche ai due monitor montati nell’abitacolo, completano la dotazione tecnologicamente avanzata di queste vetture tanto speciali quanto utili alla sicurezza di piloti e addetti ai lavori.

 

mmassimiliano.cucuzza@f1sport.it