Maranello, 1 febbraio 2013 – Presentata questa mattina la nuova Ferrari F138. Bella da vedere, grazie anche alla sua nuova livrea, ma anche interessante tecnicamente per le novità presentate e per altre che invece sono state ancora nascoste. Vediamo quali.
Subito si è notato il musetto “rifatto” grazie al “vanity-panel” che ha nascosto l’imperfezione estetica dello scalino. Rimandnedo nella zona anteriore della vettura, risaltano subito il nuovo disegno dei due piloncini di sotegno dell’ala anteriore. La Ferrari che già l’anno scorso aveva utilizzato questi elementi come deflettori aerodinamici, ora sembra avergli dedicato ancora più cura, risultano infatti molto più complessi e curati nei particolari.
Confermate, le sospensioni pull rod anteriori, ma semplificate per renderle più facilmente accessibili ai tecnici per la fase di regolazione. Ora infatti sarà possibile accedere alla barra di torsione dalla parte inferiore del musetto, consentendo una maggior velocità d’esecuzione dell’operazione che potrà avvenire così in pochi minuti.
Completamente nuovo il disegno invece delle sospensioni posteriori, ora anch’esse pull-rod (come la McLaren ora anche la Ferrari sarà “fully pull-rod”). Inoltre in questa zona è stata anche ricreata la soluzione ideata da Adrian Newey in Red Bull nel 2012, carenando il semiasse della trasmissione ed un braccio della sospensione posteriore. Questo consente di creare una superficie alare (che per regolamento deve essere neutra, non deve generare carico) allo scopo di diminuire le turbolenze in quella zona.
Gli scarichi sono stati modificati rispetto all’ultima soluzione impiegata nel finale di stagione scorsa, ma va detto però che questi saranno nuovamente rivisti. E’ stato infatti anticipato che questi verranno modificati per estremizzare l’effetto Coanda, e li vedremo presto nei test invernali.
La forma delle pance è apparsa più rastremata nella forma, ed al suo interno sono stati nuovamente posizionati verticalmente i radiatori, a conferma che la nostra teoria che questi non fossero la causa della presunta carenza velocistica era giusta.
Anche il cofano motore è stato rastremato, ma anche questo è un elemento che presto cambierà forma e a cui verrà eliminatala “vela” che era presente quest’oggi.
Un novità apparsa invece inaspettata quest’oggi era ben evidente sull’ala posteriore. Nella parte terminale dell’alettone infatti non è stata nascosta affatto una soluzione che fin’ora non era ancora stata vista. Una frangia verticale lungo tutta l’altezza del profilo. Anche in questo caso sappiamo però che le ali saranno profondamente riviste e che il nuovo aerodinamico David Sanchez metterà a disposizione dei piloti Ferrari solo una volta giunti a Melbourne.
Atteso, ma per ora totalmente assente, il dispositivo del DRS passivo. Sappiamo però che questo è in fase di sviluppo e che per ora sta dando interessanti risultati in galleria del vento.
Altri importanti elementi arriveranno in seguito. Attesi infatti sono: i nuovi freni della Brembo a pinza orizzontale, il sistema di cestelli con feritoia per scaldare le gomme (utilizzato dalla McLaren lo scorso anno).
Quella presentata oggi infatti possiamo definirla una F138 base. La nuova monoposto infatti, come vi abbiamo descritto, subirà grosse modifiche ed aggiornamenti, e poco rimarrà quindi della vettura apparsa oggi sul palco. Continueremo a seguirne lo sviluppo e vi aggiorneremo su tutte le prossime nuove soluzioni.