F1 | La Ferrari ammette di non saper usare le gomme

Maurizio Arrivabene  ha ammesso che la Ferrari fa fatica a gestire le gomme alle alte temperature, ma ha anche affermato che i tecnici hanno capito il perchè.

Il Team Principal Ferrari ha recentemente dichiarato:

Quello che è successo nella qualifica del Messico è un problema che ci è capitato altre volte durante l’anno, come a Baku e nel GP di Montecarlo . Appena le temperature crescono non riusciamo a sfruttare bene le gomme. Ma i tecnici dopo una profonda analisi hanno capito il perchè.

Dei problemi di setup ne avevamo già parlato in questo articolo (https://www.f1sport.it/2016/10/f1-ferrari-sf16-h-deludente-scopriamo-perche/), ma ora è Arrivabene a confermarne la notizia, anche se era chiaro a tutti che la Ferrari non riuscisse a utilizzare bene gli pneumatici.

Purtroppo le gomme Pirelli hanno una finestra di utilizzo molto piccola e restituiscono buon grip solo in un certo range di temperature. La Ferrari scalda mediamente un po’ troppo gli pneumatici e se le temperature esterne sono troppo alte la rossa di Maranello utilizza le coperture al di fuori della finestra termica. In questo modo il cavallino riesce, al contrario dell’anno scorso, ad andare forte quando le temperatura dell’aria è intorno ai 20-25 gradi e dell’asfalto 30-40. Ma perde tantissimo quando le temperature si alzano.

Pirelli_raikkonenL’aspetto che deve far riflettere è che la Ferrari è conscia di questo problema da molto tempo ma non è ancora riuscita a risolverlo. Probabilmente c’è stata una progettazione sbagliata delle sospensioni e a stagione in corso – anzi, quasi alla fine – è molto difficile rimediare. I tecnici dovevano capire il perchè molto più in fretta in vista della prossima stagione.

Speriamo che per il 2017, la Ferrari riesca a far funzionare bene le gomme, perchè è questo aspetto ormai è determinante nella moderna F1, probabilmente al pari della PU. Dal prossimo anno cambieranno le dimensioni e conseguentemente le carcasse e le mescole, perciò sarà molto difficile capire il comportamento delle prossime coperture, ma speriamo che durante i test effettuati durante l’anno con le vecchie vetture possano aiutare i tecnici del cavallino a progettare al meglio la nuova monoposto.