F1 | Gp Abu Dhabi: la Pirelli parla delle gomme da bagnato con i piloti

Mario Isola racing director di Pirelli ha incontrato i piloti per capire le loro sensazioni e discutere su come migliorare le gomme da bagnato nel 2017.

I piloti dopo il GP del Brasile hanno criticato aspramente, attraverso i giornali, la casa milanese per la qualità delle gomme da bagnato estremo, perciò Mario Isola ha richiesto e ottenuto una riunione per parlare degli pneumatici direttamente con i piloti. Pirelli sta lavorando tantissimo per le gomme 2017 che diventeranno più larghi e perciò vuole arrivare pronta ad inizio anno sia con gli pneumatici da asciutto che con quelli da bagnato.

Il problema principale, secondo Mario Isola, è che Pirelli non riesce a testare le gomme da bagnato quanto gli altri compound. Sono stati fatti test nei circuiti in cui è possibile creare artificialmente condizioni di pioggia estrema ma non è sufficiente questo lavoro. Perciò Pirelli può testare le gomme da bagnato estremo solo durante i week end di gara quando ormai è troppo tardi apportare delle modifiche.

pirelli-f1-2016-01-05ad85b99c-660x371Da queste riunione si è capito che Pirelli necessità di maggiori test sul bagnato, ma visto che sono praticamente impossibili, la casa italiana ha chiesto ai piloti cosa non va negli attuali pneumatici rain, per capire in che direzione andare per migliorare le attuali coperture. Una delle soluzioni proposte è quella di avere due tipi di gomme da bagnato.

Questa novità porta sicuramente maggiori costi logistici, ma in questo modo si possono creare gomme più adatte ai vari circuiti. Ad esempio in quelli ad alto carico è determinante avere un buon grip, invece in quelli a basso carico è più importante evacuare velocemente l’acqua ed evitare aquaplaning. Questa differenziazione può essere una soluzione, ma la cosa più importante è che Pirelli lavori per migliorare questo tipo di gomme ascoltando i piloti che possono aiutare attraverso le loro sensazioni.