F1 | GP Abu Dhabi: dalla parte di Rosberg

Domenica ad Abu Dhabi si decide il Mondiale 2016. Rosberg si presenta da favorito, ha 12 punti di vantaggio sul rivale, può gestire la gara ma può anche rischiare di perdere un mondiale vissuto da leader per gran parte della stagione. Può gestire ma non può sbagliare nulla. La sua gara non sarà una formalità, Abu Dhabi 2010 lo insegna.

Corsi e Ricorsi

Sono passati 6 anni da quell’edizione del GP di Abu Dhabi 2010 in cui Fernando Alonso sulla Ferrari perse un Mondiale che sembrava già vinto. Tra lui e la gloria un errore di strategia e la Renault di Petrov inseguita ma mai superata in una gara stregata.

Rosberg, all’epoca in già pista con la Mercedes, pensando a quell’episodio avrà i brividi! Il suo mondiale oggi sembra una formalità ma formalità non è. Deve conquistare almeno un terzo posto, qualora Hamilton vincesse, e sulla carta impresa non impossibile ma senza nessuna possibilità d’appello.

Intelligenza

Se Hamilton ha rimontato furiosamente , Rosberg questo mondiale l’ha pazientemente cucito nel tempo. Ha vinto quando poteva, battendo Hamilton con merito, ha gestito quando doveva. Da 3 gare Rosberg guida un taxi da portare a destinazione. I mondiali si vincono vincendo, alla Hamilton alla Senna o alla Schumacher oppure come sta provando a fare Nico gestendoli alla Lauda o alla Prost.

Rosberg-Baku-2016_A

Dopo due stagioni in cui il confronto con Hamilton è stato impari, quest’anno Rosberg attraverso lo studio e il lavoro ha saputo ricavarsi la sua , probabilmente unica, occasione mondiale. Un episodio su tutti: Baku. Lì dall’abitacolo Rosberg riuscì attraverso una complicatissima procedura sul volante a gestire un problema della sua vettura conquistando la vittoria.  Hamilton, afflitto da un noia simile sulla sua Mercedes, non ci riuscì e rimase a sgomitare nel gruppo. Fu una dimostrazione di intelligenza e conoscenza teorica della monoposto straordinaria. Forse col senno di poi la mossa che gli varrà il titolo.

Pressioni e Variabili

Rosberg dovrà affrontare il GP decisivo come una gara normale. Per lui sarà la prima volta e il modo in cui reagirà sarà il salto mentale che lo porterà dall’esser un buon pilota all’essere un campione. Nico dovrà saper  gestire  la corsa,  evitando di lottare con Hamilton. Un contatto o un azzardo finito male, per lui  sarebbero una condanna.

Rosberg dovrà stare attento a chi potrà inserirsi tra lui ed Hamilton. Sulla carta forse non saranno una minaccia le Ferrari che però vorranno almeno correre con orgoglio l’ultimo appuntamento. Lo saranno eccome le Red Bull, soprattutto quella di Verstappen. Se servisse Rosberg, con tanta cautela, potrà persino permettersi di lasciar scorrere la seconda piazza ma poi dovrà resistere senza riserve in terza posizione.

Gara della vita

Per Nico Rosberg questa è un’occasione unica. Hamilton nella prima parte di stagione non era sveglio e lesto comef1_kekerosberg_williamshonda_dallasgrandprix_1984 oggi,  tra un anno il regolamento sarà diverso per cui non è detto che il vantaggio Mercedes rimanga così pronunciato. La voglia di riscatto della Ferrari il giovane magico Verstappen oltre ad Hamilton saranno elementi con cui dover fare i conti.

Hamilton si gioca un Mondiale ma comunque vada rimarrà una stella, Rosberg si gioca l’occasione della vita. La pressione sulle spalle di Nico è tutta qui. Riuscisse nell’impresa Nico Rosberg sarebbe l’unico dopo Damon Hill a bissare il mondiale del padre Keke, vinto nel 1982.