Mirko Bortolotti si racconta a F1Sport.it

Intervistato in occasione dell’ACI I. R. W. prima di salire in macchina e conquistare una fantastica vittoria sul tracciato di Imola, Mirko Bortolotti ha ripercorso assieme a noi la sua carriera, con uno zoom obbligato sulle esperienze in Red Bull e Ferrari nei panni di test driver.

Di Alessandro Bucci

bortolotti_bProbabilmente molti nostri lettori ricordano il pilota trentino con la tuta del Cavallino Rampante addosso, dal momento che Mirko Bortolotti stupì il mondo intero nel 2008 stampando a Fiorano, in occasione di un test, nientemeno che il record della pista. Due anni dopo avvenne il passaggio in Ferrari Driver Academy, con la speranza di fare il grande salto, purtroppo mai arrivato. Questo non ha impedito a Mirko, già attivo nel programma Red Bull Junior nel 2009, di tornare più combattivo che mai e conquistare successi come i titoli del 2011 e del 2013, rispettivamente in F2 ed Eurocup Mégane Trophy.

Attualmente impegnato nel campionato italiano GT3, domenica 25 settembre Bortolotti ha conquistato assieme all’olandese Jeroen Mul una bella vittoria in gara 2 sul tracciato di Imola, al volante della Lamborghini. L’intervista, come detto in apertura, è stata realizzata prima dell’impresa.

 

 

Partiamo dalle tue aspettative sulla gara odierna, dopo gli sviluppi del week-end.

Abbiamo aspettative alte, perché sino ad ora abbiamo fatto un grande week-end, con due migliori tempi nelle prove libere e la pole position per gara 2. Ieri abbiamo ottenuto un bel podio, chiaramente dobbiamo scontare dieci secondi di penalità, quindi non sarà facilissimo. Ci aspettiamo di riuscire a mantenere la leadership dopo il via e credo che abbiamo un buon passo per aprire poi un bel gap. Chiaramente le gare non sai mai come vanno a finire, può succedere di tutto.

 

Le tue aspettative per il proseguimento del campionato?

Cerchiamo di fare del nostro meglio ad ogni gara, massimizzando le nostre possibilità e tirando fuori tutto il potenziale dalla vettura. I risultati sono il frutto del lavoro svolto. Non mi focalizzo troppo sui risultati e non mi faccio troppe aspettative. So che abbiamo il potenziale per vincere dappertutto, ma preferisco concentrarmi gara per gara e sfruttare tutto quello che abbiamo a disposizione.

 

Nel 2008 con il team Lucidi Motors in Formula 3 ti sei tolto parecchie soddisfazioni.

Quell’anno ho vinto il campionato italiano F3, che bei ricordi. Peccato che non ci sia più quella categoria, la reputavo una serie molto importante per i ragazzi che facevano poi il passo tipo in altre serie come la F4. Per quanto mi riguarda è stato molto utile correre in F3, mi ha preparato molto per guidare macchine ancora più performanti.