F1 | Il borsino di Marina Bay

Gara non tra le più esaltanti a Marina Bay. Il Gran Premio di Singapore propone una gran bella vittoria di Nico Rosberg che contiene nel finale la Red Bull di Ricciardo. Il tedesco fa il doppio colpo. Vittoria e leadership del mondiale. Ferrari bene con i piloti, male con le strategie.Persi 4 punti in classifica dalla Red Bull.

di Giulio Scaccia      

In salita

Nico Rosberg. Qualifiche memorabili ed eguaglia Fangio, terza vittoria consecutiva su tre piste su cui non aveva mai vinto: SPA, Monza ed oggi Marina Bay. Nico si riprende la vetta del mondiale con otto punti di vantaggio sul compagno di squadra. Dopo un mese di luglio da cancellare la seconda parte del mondiale è fantastica. Per un  errore strategico gestisce nel finale un arrembante Ricciardo, ma fa una corsa in totale serenità, usiamo questo eufemismo. Ottimo ritmo e via da solo. La soluzione che preferisce. Ora l’inerzia è dalla sua. Ma non è certo finita qui.

Kimi Raikkonen. Gara vigorosa, mette pressione ad Hamilton, lo supera in maniera perentoria. Ottimo ritmo e precisione. Il muretto non coglie l’attimo per l’entrata e gli fa perdere un meritatissimo terzo posto. Kimi sta disputando una splendida stagione ed oggi ha fatto una delle sue migliori gare con la Ferrari negli ultimi tre anni. E’ una delle poche certezze, insieme al compagno di squadra.

ferrari_singaporeDaniil Kvyat. Il russo esce dal depresso  torpore post cambio di scuderia. Ottime qualifiche, bravo e veloce in gara. Duro con Verstappen che non digerisce bene la resistenza, corretta, di Daniil. Se vuole ricostruire la sua carriera Daniil deve ripartire da prove come questa: concreta, veloce, priva di sbavature. E con carattere. Il nono posto non gli rende giustizia.

Kevin Magnussen. Il sedile Renault inizia a scottare e né lui né il compagno di squadra hanno il posto garantito per il prossimo anno. Alla fine un decismo posto che fa morale e fa incassare un prezioso punto per l’asfittica classifica sua e della Renault.

In discesa

Lewis Hamilton. Litiga per tutto il week end con il set up della vettura, litiga in gara con le scelte del muretto, litiga con i freni. Alla fine si ritrova miracolato con un terzo posto regalato dalle strategie Ferrari. Perde la vetta del mondiale ma in una giornata così poteva anche andare molto peggio. Lewis a Marina Bay non ha per niente brillato ma, come detto per Rosberg, nulla è deciso per il mondiale.

Max Verstappen. Ancora dietro il compagno di squadra. Sbaglia la partenza ed è miracolato dalla Force India di Nico Hulkenberg che gli passa davanti senza toccarlo. Si innervosisce dietro Kyviat e in qualche modo il muretto con dubbie indicazioni al russo prova a favorirlo. Muretto della Toro Rosso non della Red Bull. Gara opaca: il giovane Max inizia ad essere ripagato dagli altri piloti con la stessa moneta. Bene per farsi le ossa e capire che anche gli altri certe cose le sanno o le possono fare.

Felipe Massa e Vallteri Bottas. Non era circuito adatto alle caratteristiche della Williams ma entrambi i piloti fanno un week end opaco. Bottas in calo rispetto ad una decorosa prova a Monza. Massa ormai è disperso in qualche altra categoria dovre andrà poi a correre.