F1 | Storia: Rosso Ferrari di sera vittoria si spera

La splendida vittoria di Alboreto a Zolder nel 1984 fu propiziata da un lampo di genio di Forghieri durante un test a Imola.

Nel 1984 la Ferrari, forte di due titoli conquistati nel biennio precedente, si presenta come una seria candidata alla vittoria finale. Due piloti molto forti, Alboreto e Arnoux, e una macchina che non era altro che lo sviluppo della bellissima e vittoriosa 126 c3: la 126c4.

Ferrari-126-C4-Alboreto-Monza-1984Le premesse per fare bene ci sono tutte e, anche se da oltre manica arrivavano delle critiche sulla forma anacronistica della macchina, la squadra si preparò per il primo GP del Brasile al meglio.La nuova Formula prevedeva un importante restrizione in merito ai consumi che non poco preoccupava gli ingegneri, e all’arrivo in Brasile l’incubo di tutte le squadre era quello di fermarsi senza benzina prima della fine della gara.

Nonostante la nuova formula, alla fine delle prove ufficiali in prima fila troviamo le regine della F1. La Lotus di De angelis in pole position e Alboreto con la Ferrari in seconda posizione; che allo scattare del verde prese il comando con autorità fino a quando, verso l’undicesimo giro il caliper di un freno della Ferrari si ruppe obbligando il milanese a un mesto ritiro. Arnoux con la seconda macchina si ritirò col motore a fuoco. Le due regine della formula uno non si aggiudicarono il GP che fu appannaggio di Alain Prost con l’innovativa Mclaren Porsche.

In Sud Africa, complice l’altura, le Ferrari fecero una pessima figura ritirandosi entrambe e alimentando il sospetto che Alboreto, ritirato nelle battute finali, fosse rimasto senza benzina.

Tuoni e fulmini si abbattono sulle fabbriche di Maranello, ma non servivano a mettere a posto la situazione. La squadra cominciò a spaccarsi, creando due correnti di pensiero che ritenevano le prestazioni deficitarie figlie di un telaio poco competitivo o di gomme poco performanti.

Forghieri, accusatò dai piu’ come l’unico responsabile dei problemi, ottenne da Ferrari di andare a Imola a provare delle soluzioni per rendere finalmente competitiva la 126c4.Un clima insolitamente mite permise alla macchina italiana di poter testare diverse soluzioni rimanendo in pista fino all’imbrunire quando, durante uno dei passaggi sul rettilineo, Forghieri notò uno strano bagliore rosso nella zona delle pance a freccia della grande malata della Formula Uno.

ferrariImprovvisamente la scintilla del genio scattò e, sfruttando gli ultimi giri al tramonto, Forghieri capì che la centralina faceva massa sulla carrozzeria esterna togliendo potenza al motore. Sistemata in extremis la 126C4, la squadra si recò a Zolder con tanti interrogativi sulla resa della vettura.Forse il circuito di Zolder volle restituire un po di gioia alla Ferrari, ma sicuramente fu l’escamotage tecnico di Forghieri a permettere alla Ferrari di dominare tutte le prove, comprese le qualifiche, dove Alboreto conquistò la pole e Arnoux il secondo tempo.

L’italiano partì dalla pole dominando tutta la gara e, vincendo il suo primo gran premio con la Ferrari, illudendo un po’ tutti che la Ferrari si sarebbe battuta per la conquista dell’iride.

Quella di Zolder fu però un’illusione e la macchina non fece più prestazioni all’altezza. Forghieri, che ha sempre indicato nella chimica dei carburanti il principale problema, venne obbligato a dimettersi a Monza proprio quando un carburante più performante permise ad Alboreto di arrivare in seconda posizione.

La squadra corse per il 1985 decise di darsi un organizzazione collettiva per la creazione della nuova macchina senza riuscire però a raccogliere i risultati sperati.