F1 | Symonds: “Vantaggi per chi farà i test Pirelli”

Il tecnico Williams ritiene che Ferrari, Mercedes e Red Bull potranno guidare lo sviluppo delle nuove coperture Pirelli.
I test richiesti da Pirelli per mettere a punto i nuovi pneumatici 2017 richiede di preparare vetture che simulino i carichi aerodinamici che vedremo l’anno prossimo. Le uniche tre squadre in grado di sobbarcarsi un lavoro del genere sono le tre superpotenze di questo campionato, Mercedes, Ferrari e Red Bull. Pat Symonds, uno degli uomini di spicco del team Williams, ha le idee molto chiare sul vantaggio che i tre top team potranno acquisire:
“[Mercedes, Ferrari e Red Bull] avranno un vantaggio enorme. Potranno dirigere lo sviluppo delle gomme, e potranno scegliere meglio quali mescole portare nei primi GP del prossimo anno. La possibilità di scegliere fra tre mescole diverse ha ravvivato molto la F1, ma le altre squadre conosceranno le gomme solo a febbraio durante i primi test. Le prime scelte, invece, dovremo farle verso Natale. Andremo al buio. Anche noi avevamo l’opportunità di fare i test ma quando abbiamo visto i costi ci siamo ritirati, sono troppo alti per noi. Questo non è giusto, puoi conoscere prima le gomme, ma solo se hai i soldi per farlo”.
La questione delle gomme è molto controversa, ma ciò che è certo è che sviluppare nuovi pneumatici su vetture che non esistono richiede sforzi mai visti prima nella massima categoria. Questa infatti è la prima volta che in F1 viene fatta una riforma tecnica per rendere le vetture più veloci, mentre prima l’intento era di rallentare l’escalation di prestazioni. Questo ha creato necessità inedite, che hanno comportato spese più alte. Questo è il nodo della F1 da oltre dieci anni, l’insostenibilità del sistema. A fatica i team minori vanno avanti, e quelli più ricchi continuano ad arricchirsi, e possono permettersi privilegi superiori. Le vie d’uscita non sono molte: o viene modificato il sistema, in modo da permettere ai team meno abbienti di accedere a una fetta della torta più grande, o di questo passo solo i grandi costruttori potranno gareggiare. Modifiche al sistema però non potranno essere fatte prima del 2020, termine dell’attuale Patto della Concordia, perciò i team più “poveri” dovranno stringere i denti.