F1 | Selvatico Estense: “Mi è stato detto che volevo sedermi ad un tavolo apparecchiato da altri”

Il presidente di Formula Imola, Uberto Selvatico Estense

Uberto Selvatico Estense, Presidente di Formula Imola, racconta a Pit Talk come si è arrivati al ricorso al TAR, spiega le posizioni dell’ACI e la forza della proposta di Imola, sollecitata da Bernie Ecclestone. E perché non è stata accettata una soluzione che avrebbe permesso allo Stato Italiano di risparmiare del denaro. Una cosa è certa: Imola sarà pronta per il 2017.

di Antonio Granato e Giulio Scaccia

Scaccia_estenseAi microfoni di Pit Talk un ospite di eccezione. Uberto Selvatico Estense, Presidente di Formula Imola e dell’autodromo del Santerno. Il momento è caldo, Bernie Ecclestone ha ricevuto la proposta dall’autodromo di Monza ma Imola sta giocando le sue carte.

In questi giorni è partita una petizione on line per raccogliere firme a sostegno di un trattamento paritario tra Monza ed Imola nelle trattative per il rinnovo del contratto per il Gran Premio d’Italia. Cosa vi aspettate da questa iniziativa?

Ha detto bene, la petizione serve per affermare un diritto, quello alla pari dignità, sancito dalla Costituzione italiana e dai principi etici delle istituzioni sportive. La petizione sta andando bene, stiamo raccogliendo un numero di adesioni importanti: la petizione è appena nata ma ha raccolto migliaia di firme: situazioni analoghe o contrapposte hanno raccolto meno di noi dopo un anno. Quello che ci aspettiamo è dimostrare alle forze politiche che è in atto una ingiustizia e meritiamo anche una tutela comunitaria, perché quello che è stato fatto va a toccare corde importanti che vanno garantite.

Ecclestone dice: Imola, L’ACI non vuole, che cosa c’è dietro questa affermazione?

L’affermazione era ancora più incisiva: “Stiamo lavorando per spostare il Gran Premio da Monza ad Imola e se l’Italia non avrà più un Gran Premio la colpa sarà dell’ACI”. In questa frase di Ecclestone c’è tutto il contenuto delle difficoltà emerse dopo diversi anni di trattative tra la SIAS e la FOM. Le trattative non erano giunte a buon fine, in quanto il promotore monzese non aveva le condizioni per firmare. Ecclestone si è mosso a quel punto per trovare un nuovo promotore: ha contattato l’autodromo di Imola e siamo stati destinatari di una proposta contrattuale che abbiamo rimandato firmata, accettandone i contenuti, facendo riferimento agli stessi aiuti previsti per Monza. Nella lettera di trasmissione all’ACI eravamo disponibili a sederci ad un tavolo. Ci sarebbe stato un vantaggio economico per l’ACI che avrebbe potuto risparmiare del denaro. Purtroppo non abbiamo potuto confrontarci perché non ne abbiamo avuto la possibilità. Sarebbe stato un risparmio anche per lo stato.

La vostra proposta era più vantaggiosa sia per Ecclestone che per l’Italia. Voi avete proposto 5 anni con un budget superiore, rispetto ai 4 di Monza con un budget inferiore.

Noi ci siamo rifatti al contratto che abbiamo ricevuto, che prevede un impegno fino al 2021. In più con l’occhio attento alle leggi, in quanto l’emendamento sulla Legge di stabilità prevedeva addirittura 7 anni.

Ma secondo lei così l’ACI è così schiacciata su Monza?

La SIAS è una società di proprietà dell’ACI Milano e di conseguenza è coinvolta anche ACI Italia. In più gli emendamenti sulla Legge di Stabilità erano stati voluti dalla Lega e quindi mi è stato detto che volevo sedermi ad un tavolo apparecchiato da altri, ed a questa frase ho reagito male.

Voi avete fatto ricorso al TAR del Lazio. Al momento in cui c’è l’udienza di merito, la sentenza è prevista in 40 giorni. Cosa vi aspettate?

L’auspicio è quello che ci sia un ravvedimento da parte delle istituzioni, infatti in ogni nostra comunicazione ci appelliamo al buon senso. Quello che ravvisiamo in questa operazione è la mancanza di trasparenza che abbiamo segnalato nel ricorso. Già il Nurburgring è stato condannato per aiuti di stato, perché non sono stati rispettati i criteri di trasparenza. Ci sono tre autodromi in Italia: Imola, Monza ed il Mugello. Perché non è stato fatto un bando gara? Ci siamo rivolti al TAR, ed in seconda istanza anche alla Comunità Europea. Vedremo se sarà ravvisata una sospensiva. Comunque il nostro intento è richiamare le istituzioni ad una corretta interpretazione delle norme. Speriamo che ci sia un ravvedimento.

Quanto è importante il Gran Premio per l’Area metropolitana di Imola e per la Motor Valley?

E’ importante per il turismo, per i professionals e per il territorio. Quasi pari ad una Olimpiade fatta ogni anno. E’ un grande ritorno economico e lo sforzo se fatto da un governo deve avere un ritorno. Il ritorno per lo Stato, solo in termini di Iva spesa sul territorio è importante. Noi mettiamo in dubbio come questa erogazione viene fatta, soprattutto considerando che c’è una autonomia dei promotori. Inoltre la Motor Valley è un brand proposto e sostenuto qui in Emilia Romagna ed è caratterizzante di una territorio alla passione dei motori e della meccanica. In questa regione c’è la Ferrari, la Lamborghini, la Ducati e la Pagani. C’è più di un autodromo, ad esempio a Misano si corre la Moto GP. E’ la terra di grandi campioni. Monza ha una tradizione importante che si è andata perdendo negli anni. Lo sforzo che le persone hanno fatto per riportare Imola alla Formula 1 va premiata, dopo che l’ACI ha lasciato un ricordo non proprio positivo. Fa strano che venga premiata una situazione di difficoltà e di mala gestione conosciute da tutti.

E la Ferrari?

Credo sia imbarazzante per loro prendere una posizione, e credo che molto saggiamente vogliono stare lontano da polemiche che possono aprire da una parte e dall’altra un fronte negativo. Oggi, anche se l’Autodromo di Imola è intitolato ad Enzo e Dino Ferrari, credo che saggiamente se ne stiano in disparte da una situazione che non sta mettendo in bella luce il nostro paese.

Imola sarebbe pronta nel 2017 ad ospitare la F1?

Dal punto di vista del tracciato l’omologa è vigente e valida. Dal punto di vita delle infrastrutture tutto è relativo. Ultimamente ho girato molto, non solo per vedere Bernie Ecclestone. Tra l’altro Ecclestone è una persona molto diversa da quella viene dipinto. E’ una persona fantastica e tutti gli appassionati andare a verificare più a fondo le motivazione per cui Ecclestone si a fa portatore delle istanze economiche e finanziare del circus. Questi soldi vengono divisi tra tutti i quanti ed è la parte che non si vede.

La pista è bellissima; dal punto di vista delle infrastrutture si può fare meglio. E in giro c’è anche chi ha fatto di peggio. Noi ci stiamo preparando per fare il nostro meglio. Stiamo investendo per questa eventualità. Se il Gran Premio d’Italia si svolgerà nel 2017 saremo pronti.

Sotto i banner per riascoltare tutta la puntata n°67 di Pit Talk 

itunes-banner1