F1 | GP Italia: la decisione spetta a Ecclestone

La questione legata all’organizzazione del Gran Premio d’Italia è arrivata, probabilmente, all’atto finale. Mentre, infatti, Imola passa alle vie legali, presentando ricorso al TAR del Lazio per impugnare il provvedimento che assegna in via esclusiva i fondi a Monza per l’organizzazione del Gran Premio d’Italia, assegnati con la Legge di Stabilità e che nega al tracciato emiliano la possibilità di utilizzare la titolazione “Gran Premio d’Italia”, sul fronte monzese è stata inviata la proposta vincolante da parte di ACI per il rinnovo del Gran Premio d’Italia sul tracciato lombardo.

L’annuncio dell’azione di Formula Imola ha seguito di un giorno le dichiarazioni di Ivan Capelli, che ormai si era detto pronto a depositare la proposta vincolante alla FOM, dopo il completamento degli adempimenti necessari per il reperimento dei 20 milioni di Euro necessari a pagare la società di Bernie Ecclestone.

Questo il comunicato di Formula Imola:

«Formula Imola comunica di aver presentato un ricorso al TAR del Lazio contro la Federazione Sportiva Automobilistica Italiana – ACI, Imola-Autodromo-Enzo_Dino-Ferrari-2per l’impugnazione del provvedimento con il quale ACI ha negato a Formula Imola l’utilizzo della titolazione Gran Premio d’Italia nonché l’accesso ai fondi che, con la c.d. Legge di Stabilità, sono stati destinati all’organizzazione del Gran Premio d’Italia di Formula 1, auspicabilmente nel rispetto degli indirizzi di politica comunitaria, affinché gli stessi possano essere utilizzati anche per organizzare il Gran Premio d’Italia di Formula 1 presso l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola».

Non solo, oltre alle ipotesi circolate sul possibile intervento di ACI per portare la gara in Emilia, la società di Selvatico Estense rivela che è stato lo stesso Bernie Ecclestone a spingere per spostare il Gran Premio al “Ferrari”:

 «Formula Imola, nel suo pieno diritto e sollecitata da FOM, ha partecipato ad una libera trattativa che ha portato Formula Imola ad assumere l’impegno contrattuale, dopo che, per altro, l’identica proposta, inviata da parte di FOM e FOWC a SIAS per l’Autodromo di Monza, non era stata accettata. Agli organi di indirizzo nazionale si richiede ancora una volta di voler valutare congiuntamente e in maniera costruttiva ogni possibile opzione per evitare un così grave rischio per l’immagine del Paese sotto il profilo sportivo».