F1 | Scoperto il motivo della rottura del motore Ferrari

In questi giorni girano le notizie più disparate e fantasiose sulla rottura della PU di Vettel in Bahrain. Ma Leo Turrini, che è probabilmente il giornalista meglio informato sulle vicende Ferrari, ha affermato che la rottura de motore Ferrari è dovuto al malfunzionamento dell’iniettore.

Durante l’inverno la Ferrari ha lavorato sulla parte endotermica del motore, aumentando la pressione di combustione fino a 300 bar (per maggiori informazioni leggete: https://www.f1sport.it/2016/01/f1-motore-ferrari-2016-ecco-il-segreto/). Questo aumento di pressione serve per realizzare una tipologia di combustione simile a quella di Mercedes e per ottenere ciò la scuderia di Maranello si è rivolta a Magneti Marelli, che è un partner storico della rossa.

Il nuovo sistema di iniezione sfrutta il pompaggio diretto nella camera di combustione e massimizza l’efficienza della combustione stessa, con un sensibile miglioramento delle performance. Nella collaborazione con Ferrari si è cercato di estremizzare questo concetto e si è arrivati ad iniettare il carburante alla cifra mostruosa di 500 bar. Per questo motivo, gli iniettori sono componenti molto fragili hanno ceduto di schianto andando a danneggiare in modo irrecuperabile la PU di Vettel. Le cause della rottura sono ancora da chiarire probabilmente sono dovute alla somma dello stress della gara con il caldo e la sabbia del circuito del Bahrein.

L’episodio di Vettel è totalmente diverso da quello capitato alla turbina di Raikkonen a Melbourne e forse è più allarmante perchè è avvenuto nel giro di formazione del GP del Bahrain e non durante la gara, dove la PU è più sollecitata. L’affidabilità, guardando le prime gare, sembra uno dei problemi principali da risolvere da parte di Ferrari, infatti nelle prossime gare si cercherà di ricorre ai ripari. Ma dobbiamo considerare che il campionato è ancora lungo e qualche guaio meccanico può capitare a tutti.