F1 | Il BRDC avvia le trattative per vendere Silverstone

Silverstone è pronta a passare di mano. Giovedì scorso, infatti, l’assemblea del British Racing Drivers Club ha votato la proposta di cessione che era stata fatta nello scorso mese di febbraio al gruppo Jaguar-Land Rover, approvando l’avvio delle trattative. Ma non è stato un voto facile, anzi tutt’altro. Già, perché la maggioranza che ha approvato la proposta di cessione è stata molto risicata, appena il 54% dei soci, anche a causa delle implicazioni che questa decisione avrà nel momento in cui verrà attuata.

Non solo, a complicare il tutto (se mai ce ne fosse stato bisogno) c’è stata anche una seconda proposta di acquisto da parte del proprietario della casa Ginetta, Lawrence Tomlinson, che a causa del voto di giovedì non potrà essere discussa prima di luglio, visto che il gruppo Jaguar-Land Rover ha richiesto la conduzione delle trattative in esclusiva fino a quella data. Trattative che si incentreranno sulle pesanti condizioni che il gruppo automobilistico inglese ha posto per la firma del contratto, come i circa 1.000 esuberi del personale che lavora nel circuito. Una condizione che il club dei piloti inglesi difficilmente riesce ad accettare e che rende abbastanza problematica la trattativa.

Proprio per questo, la trattativa tra i piloti proprietari del circuito di Silverstone e la Casa del Giaguaro finisce per rivelarsi abbastanza complessa, perché se è vero che da un lato le ricadute finanziarie dell’operazione finirebbero per giovare alle casse del circuito, in sofferenza dopo la concessione in easing di 280 acri di terreno per la perdita di introiti derivanti dalla loro gestione diretta, dall’altro i problemi che si presentano finiscono per essere di non facile risoluzione, anche per il ruolo attribuito nella vicenda a Bernie Ecclestone, che ha un vero e proprio diritto di veto sulle vicende che interessano direttamente il circuito. Di più, l’arrivo di un secondo potenziale compratore ha ingarbugliato ancora di più il quadro, mettendo chi dubbi in testa ai soci del club. Anche perché, come già ricordato, Silverstone si regge esclusivamente grazie a finanziamenti privati, unico caso nel panorama del Mondale di Formula 1.