F1 | Rivoluzione Ferrari: 60 assunzioni a Maranello

21 novembre 2014 – Non solo Vettel. Oltre al tedesco, il team di Maranello sta reclutando circa sessanta persone da inserire in punti ritenuti chiave da Marchionne.

Questo 2014 che sta concludendosi, ha rappresentato uno spartiacque tra il passato recente della Ferrari e ciò che verrà nel prossimo futuro. Una distinzione netta, un cambiamento radicale. In poche parole: una rivoluzione.

Stefano Domenicali, Luca Marmorini, l’ex presidente Luca di Montezemolo ed infine lui, Fernando Alonso, sono i nomi più altisonanti che nel corso dell’anno hanno lasciato Maranello per un motivo o per un’altro. Già, Alonso, proprio colui che fu chiamato esattamente cinque anni fa per lo stesso motivo per cui oggi viene chiamato Vettel: riportare Maranello al titolo mondiale. Nel 2009 si era intravisto una pericolosa inversione di tendenza, una involuzione rispetto a quello che era il recente passato del team italiano. Oggi si arriva a questa rivoluzione consci che l’ultimo titolo mondiale marche dista 72 mesi e l’ultimo mondiale piloti addirittura 84. Quindi il passo indietro c’è stato.

motore-ferrari-f1-turboEcco perchè Sergio Marchionne ha voluto subito mettere le cose in chiaro e fornire a Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen un team stravolto. La Gazzetta dello Sport rivela che tra i nomi di spicco in procinto di entrare dai cancelli di Maranello ci sono quelli di Wolf Zimmermann e Cedric Cornebois, rispettivamente un esperto della componente ibrida e della combustione, entrambi provenienti dalla Mercedes. Il reparto che probabilmente si andrà a rafforzare di più sarà proprio quello motoristico, additato di essere il punto debole della F14-T nel corso dell’anno. Il posto riservato a Luca Marmorini, risulterebbe è ancora vacante.

Sebastian Vettel, in particolare, potrebbe portare con se Riccardo Adami, suo ingegnere di pista alla Toro Rosso tra il 2007 e il 2008. Più in generale, invece, una sessantina di persone saranno assunte a breve. Non saranno probabilmente grandi nomi ma persone che colmeranno dei vuoti che il neo-presidente della Ferrari ritiene di aver individuato in aree critiche della Gestione Sportiva o che derivano da persone che lo stesso Fernando Alonso potrebbe portare via con se nella sua nuova avvenuta (forse) alla McLaren-Honda.